In merito alle vicende legate alla discarica di Sezzadio, l’Assessore regionale all’ambiente Alberto Valmaggia si è detto disponibile ad incontrare i 24 Sindaci firmatari della Convenzione per la salvaguardia delle risorse idriche per un confronto atto a chiarire i punti legati alla Determina che nel luglio scorso aveva ridefinito le Aree di ricarica degli acquiferi profondi.
«Era una precisa richiesta dei sei Sindaci che non avevano firmato il documento sottoscritto da una parte dei primi cittadini appartenenti alla Convenzione – dice Walter Ottria, consigliere regionale PD ed ex Sindaco di Rivalta Bormida – e sono soddisfatto che l’Assessore Valmaggia possa incontrare tutti i 24 Sindaci acquesi.
Com’è noto, – ancora Ottria – la Determina regionale del 21 luglio scorso ha modificato in parte i perimetri delle aree di ricarica (già delimitate meno dettagliatamente nel 2007) provocando malumori nel sottoscritto e in molti Sindaci sfociando anche in una rottura del fronte, fin lì unito, degli stessi.
Ho più volte sottolineato quanto sia importante, al fine di tutelare la falda Predosa/Sezzadio, che i 24 della Convenzione siano uniti, ed è per questo – prosegue Ottria – che ho accolto molto favorevolmente la proposta dei primi cittadini di Bistagno, Cartosio, Grognardo, Montechiaro d’Acqui, Spigno Monferrato e Visone, ed ho parlato con l’Assessore Valmaggia. Il 9 novembre sarà l’occasione per un chiarimento tecnico anche alla presenza dei funzionari della Regione Piemonte».
Nel frattempo, in coda ai lavori d’aula del Consiglio regionale, martedì scorso la questione del PTA è tornata in discussione a partire da un ordine del giorno che trattava le aree di ricarica della Valle Dora (Novara): «la nostra richiesta, – è la posizione di Ottria in aula – esulando dal caso specifico e parlando anche per altre realtà piemontesi, è che la Regione sia più incisiva nelle prescrizioni sulle aree di Ricarica. C’è la necessità, infatti, che vengano emanate al più presto norme attuative più specifiche, utili ad identificare tutte le condizioni in cui possono, o non possono, essere insediate attività produttive o di altro genere.
Chiedo pertanto – conclude Ottria – che tutto ciò sia oggetto di un imminente approfondimento in Commissione ambiente e mi farò carico di presentare un Atto che impegni la Giunta a garantire di emanare queste norme in tempi certi».