La pubblicazione delle graduatorie relative ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale per le misure di miglioramento aziendale, insediamento giovani e agroambiente conferma i timori che Confagricoltura aveva espresso fin dal momento dell’impostazione del nuovo Psr: sono troppe le aziende escluse dai finanziamenti. Questo penalizza gravemente le possibilità di crescita del settore primario.
“Il Programma continua a manifestarsi inadatto a svolgere la funzione di stimolo alla crescita delle imprese e alla competitività dell’agricoltura – afferma il vicepresidente di Confagricoltura Piemonte e presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello – Nelle settimane scorse, e ancora di recente, abbiamo denunciato l’inadeguatezza degli stanziamenti per le misure degli insediamenti dei giovani agricoltori e degli investimenti aziendali. Ora, con la pubblicazione delle graduatorie relative alle misure agroambientali la situazione si aggrava. La dotazione finanziaria ancora una volta si rivela insufficiente e tante, troppe aziende che hanno presentato domanda sono escluse”.
Analizzando le graduatorie, Confagricoltura rileva che per quanto riguarda le misure agro-climatiche ambientali (finalizzate a migliori tecniche di lavorazione, più rispettose dell’ambiente e del microclima) – la misura 10.1.1 (produzione integrata) vede su 2.517 domande presentate soltanto 610 finanziate; le escluse sono 1.907 pari al 75,8%.
Un’altra misura fortemente penalizzata è la 10.3.3 (agricoltura conservativa), che vede il 71,7% di domande escluse.
La gestione sostenibile dei pascoli (10.1.9) esclude dal beneficio il 60,2% dei richiedenti.
“Una vera delusione – conclude Brondelli – perché oltre a penalizzare le imprese, si limiterà fortemente il ricorso all’innovazione, impedendo agli agricoltori piemontesi di fornire un contributo importante all’intera società, frenando un processo virtuoso di crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente”.