«Disgraziato il paese che non ha eroi!”»
Vita di Galileo, Bertolt Brecht, 1938-39
Aveva torto il drammaturgo tedesco Bertolt Brecht, quando nel suo “Vita di Galileo” fa dire al protagonista, in risposta a un allievo (“Disgraziato il paese che non ha eroi!”), la famosa frase “Felice il paese che non ha bisogno di eroi!“.
Intanto, felice il paese che gli eroi ce li ha. Non quelli alla Pietro Micca, che si immolano, spesso inutilmente, per una causa giusta (e anche su questo aspetto si potrebbe discutere a lungo).
Penso invece agli eroi semplici, quotidiani: quelli che si alzano prestissimo al mattino per dare una vita dignitosa alla loro famiglia, o quelli che si sacrificano per noi in tanti frangenti, anche molto pericolosi. Mi vengono in mente gli artificieri che conobbi qui ad Alessandria durante il mio servizio militare. Un giorno un residuato bellico da disinnescare li fece saltare in aria: due morirono (con uno di loro avevo un bel rapporto di amicizia), uno perse un braccio, un altro sopravvisse con le schegge dell’ordigno conficcate permanentemente sul volto.
Ma non va sempre male, all’eroe. E stavolta penso al Maresciallo capo Andrea Ghiazza, che domenica scorsa ha salvato in modo anche rocambolesco una donna che si voleva gettare dal cavalcavia sopra gli argini, ad Alessandria. Avrebbe potuto fare finta di niente, il Maresciallo Ghiazza. E invece… (qui, se non la conoscete, c’è tutta la storia).
Felice il paese che ha ancora eroi così. Non si può non riconoscerlo. Peccato che il Galileo di Brecht non se ne sia accorto. E peccato che noi, di fronte a casi anche meno eclatanti, spesso facciamo finta di niente. Certo, potremmo pensare che sia come dice don Abbondio al Cardinale Borromeo nei Promessi sposi del Manzoni: “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare“.
Eppure il nostro paese è ricco di gente coraggiosa, che costruisce, crea, combatte e talvolta vince. E’ davvero impossibile imitarli?