Si è parlato di tutti gli aspetti legati alla formazione venerdì mattina presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria nell’incontro “Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2016” che ha visto la partecipazione di moltissimi operatori, delle referenti regionali Nadia Bonsignore e Alda Cosola, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Giovanna Baraldi, dei componenti del Comitato tecnico-scientifico, del responsabile della Formazione e Promozione Scientifica Antonio Maconi e di tutto il suo staff.
L’incontro, seppur di nicchia, rappresenta l’occasione per una riflessione rilevante sia per l’Azienda Ospedaliera di Alessandria che per la Regione Piemonte: consente, infatti, di fare il punto su un aspetto tanto diffuso quanto poco compreso, anche dagli stessi operatori, che solo negli ultimi anni stanno iniziando a dare l’adeguato valore al sistema ECM.
Proprio come ha sottolineato Nadia Bonsignore, responsabile delle attività formative in ambito ECM: “La Regione ha dato avvio ad iniziative in sinergia con il territorio proprio come quella di oggi, di cui siamo molto fieri, per promuovere il confronto e lo sviluppo di metodologie innovative come il dossier formativo, strumento da diffondere e utilizzare sia in gruppo che per i singoli. Attraverso il dossier, l’idea dell’acquisizione dei crediti ECM dovrebbe essere sempre più finalizzata all’ambito specifico del proprio settore”. Sulla stessa linea Alda Cosola, Componente della Commissione per l’Educazione Continua in Sanità, che ha evidenziato come l’obiettivo della formazione sia sempre di più l’apprendimento, con il superamento di schemi obsoleti e la tensione verso modelli innovativi, come la positiva esperienza di Alessandria dell’autoapprendimento, che potrebbe essere replicata anche su base regionale.
Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, nell’introdurre la giornata ha sottolineato: “Vi chiedo un ulteriore sforzo, un passaggio logico affinché possiate tirare fuori dalla vostra memoria le conoscenze per usarle nella pratica, per mettere in campo a seconda dei ruoli le vostre competenze. Perché tutto diventa occasione di apprendimento, in particolare la prevenzione e la gestione del rischio clinico, che rappresenta per la nostra Azienda costo enorme, in particolare il rischio che non riusciamo a governare”.
Antonio Maconi, responsabile della Formazione e Promozione Scientifica dell’Azienda Ospedaliera ha ricordato: “Ripetiamo questo appuntamento – mi sia qui consentito di ringraziare i colleghi che si occupano di formazione non solo oggi, ma ogni giorno in Azienda – per sottolineare quelle che nel nostro settore sono vere e proprie eccellenze. Abbiamo dato vita a modelli sperimentali che si sono dimostrati validi e utili per gli operatori, andiamo avanti con fermezza sulla strada intrapresa. Fare si che le conoscenze diventino competenze, in un disegno complessivo che permetta la correlazione tra gli obiettivi formativi e gli obiettivi strategici dell’organizzazione. Perché attraverso la crescita dei singoli, la diffusione e la condivisione della conoscenza può esserci un miglioramento complessivo dell’istituzione, con una resa finale al servizio del paziente”.