Si sono spesi migliaia di euro in webcam per “guardare” il ponte Meier in costruzione e in città le telecamere non funzionano, Alessandria è sempre più la città della follia amministrativa. Si spende per il superfluo e l’effimero e si lasciano all’incuria e all’abbandono servizi e settori essenziali per la vita della città, paralizzata dall’inconsistenza della sua gestione pubblica.
Dopo la crisi e la precarietà del lavoro, il problema più sentito dagli alessandrini è la crescente mancanza di sicurezza.
Per questo, nonostante le iniziative lodevoli di associazioni come Ascom che si preoccupa delle telecamere di controllo in città, la prevenzione dei reati è un problema non affrontato adeguatamente dall’amministrazione che dovrebbe fare la sua parte per affiancare le forze dell’ordine, già gravate da mille difficoltà.
Fatto esemplare per dimostrare questo è l’aggressione del vigile urbano nel parcheggio antistante l’ospedale e il pronto soccorso. I Vigili come i Carabinieri e la Polizia sono sempre più esposti, anche loro impegnati in mille difficoltà quotidiane e ai quali va la solidarietà di tutti gli alessandrini, quando basterebbe per aiutarli, un minimo di prevenzione dei reati attraverso i sistemi di sicurezza che il Comune è in dovere di approntare. Invece la brillante idea negli uffici di palazzo Rosso per risolvere il problema dei parcheggiatori abusivi sarebbe costruire in piazzale Berlinguer un bel parcheggio multipiano…
Come dire: per risparmiare su qualche migliaio di euro in telecamere spendiamone milioni in cemento. Così invece di dare i soldi agli extracomunitari li versiamo nelle casse del Comune… come non bastasse l’esperienza disastrosa del parcheggio di via Parma. In definitiva la politica di questa amministrazione civica è tralasciare le emergenze e le priorità, impegnando tutte le energie sulla gestione e la ricerca di fondi da usare per velleità, vedi la “comunicazione” del famigerato PISU.
Con l’assurda cifra di 358 mila euro già spesi e 500 mila stanziati per promuovere un progetto che di fatto non porta a conseguenze tese a migliorare nè l’economia nè la sicurezza della città.
Soldi spesi in frivolezze dove il simbolo di questa malagestione rimane l’inutile insegna “Pisu” sulla facciata del Comune e un ufficio smantellato e costato anche quello oltre centomila euro, per far conoscere agli alessandrini le “magie” di qualche lavoro pubblico che contrasta con l’incuria e l’abbandono diffuso della città.
Tornando al tema della sicurezza e della prevenzione dei reati, in questa voragine di spreco del PISU, figurano quasi 11.000 euro per il montaggio, smontaggio e riposizionamento di webcam e telecamera per “guardare” il ponte Meier.
Nel medesimo tempo AMAG Ambiente, per controllo della sicurezza interna all’azienda, installa ben 22 telecamere per una spesa complessiva di 30.000 euro.
Quanto spenderebbe invece il comune per installarne una ventina?
Purtroppo l’utilizzo frivolo del denaro pubblico è un male diffuso nella pubblica amministrazione e di certo le Giunte comunali alessandrine precedenti non hanno brillato in parsimonia. Ma chi ha la responsabilità di decidere e di spendere, sappia che anche se non arriva la Giustizia a chiedere conto perchè si fa tutto “a norma”. Perchè è già previsto nei bandi la “comunicazione”: i cittadini comunque presentano sempre il conto dei loro soldi buttati e del lavoro… alle elezioni. Lo tengano presente gli attuali amministratori.
* Consigliere comunale di Alessandria