Malati e mazziati, titolava qualche tempo fa il settimanale Panorama, facendo riferimento alla ‘ritirata’ della sanità pubblica ‘mutuabile’, con gli italiani costretti per conseguenza a curarsi sempre più di tasca propria. “I dati sono impressionanti – ribadisce Giuseppe Giordano, assicuratore alessandrino, agente generale Unipol-Sai -: nel 2015 11 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi in maniera adeguata, per ragioni economiche. E il quadro dell’assistenza pubblica non potrà che peggiorare, per cui giusto attrezzarsi per tempo”.
La Giordano Assicurazioni, su questo fronte, lancia una proposta d’avanguardia, “siamo i primi a proporlo in tutto il nord ovest, e fra i primi in assoluto in Italia: Casfir è un progetto destinato a trasformare radicalmente lo scenario dell’assistenza sanitaria, perché si rivolge ad un target di persone assai ampio, fino ad oggi assolutamente trascurato dal mercato”. Per presentare il progetto (il cui sviluppo è affidato a Maurizio Moretto) Giuseppe Giordano ha scelto una location decisamente ‘glamour’: apericena al ristorante Da Diego, in Galleria Guerci, “con un gruppo di amici imprenditori, commercialisti, consulenti del lavoro: persone che sanno bene di cosa stiamo parlando, conoscono la materia e che a loro volta potranno amplificare il messaggio”.
La proposta di Unipol Sai è articolata nella sua offerta, ma semplice nel principio: “la coperta della sanità pubblica gratuita è sempre più corta? Chi è lungimirante si attrezza per ‘allungarla’, ricorrendo a formule assicurative efficaci, per sé e per i propri famigliari, dipendenti e collaboratori.
“Visite, esami, analisi più o meno specialistiche – sottolinea Giordano – devono far parte della vita quotidiana di ognuno di noi, in termini di prevenzione prima ancora che di cura. Ma oggi per tanti sta diventando davvero complicato far fronte a questi costi. Pensiamo solo alle cure dentarie, o ad accertamenti di altro tipo, non meno importanti. Con Casfir Unipol Sai riesce a mettere a disposizione dei titolari delle medie e piccole imprese, che sono l’ossatura della nostra economia, soprattutto in province come la nostra, un pacchetto di servizi e prestazioni, estendibili a famigliari, dipendenti e collaboratori, che sino ad oggi sono stato appannaggio solo di alcune grandi imprese, o di categorie professionali particolari”.
Il progetto welfare di Unipol Sai si propone di allargare l’area di copertura e tutela sanitaria, integrando il sistema pubblico, e consentendo ai datori di lavoro di offrire ai propri famigliari, dipendenti e collaboratori una cassa di assistenza che è importante rete di protezione, e al contempo importante valorizzazione del capitale umano, e fidelizzazione dei lavoratori. “Un dipendente che sta bene, che si sente protetto dalla propria azienda è più soddisfatto e coinvolto, lavora meglio e con maggior serenità e soddisfazione, e in fin dei conti rende anche di più”.