“Assessorato proprio invisibile o inutile non direi: proprio ora poi, che stiamo finalmente portando a realizzazione una parte degli sforzi di questi anni. Con tutta la categoria dei commercianti, e non solo con Ascom, c’è uno spirito di collaborazione forte e propositivo, che farà bene a tutta la città. Mi interessa solo questo, non la gloria personale, e men che meno etichette di partito. Anche perché non ho tessere in tasca”. Marìca Barrera, assessore allo Sviluppo Economico e alla Polizia Municipale (altro comparto delicato, e ne parleremo nel corso della chiacchierata) ha letto con attenzione le riflessioni pubblicate nei giorni scorsi su CorriereAl, e ci ha contattati per raccontare ‘la sua versione dei fatti’. E poiché gli interrogativi posti nell’articolo di reazioni ne hanno suscitare parecchie, on e off line, significa che siamo andati a toccare un ‘nervo scoperto’, per cui ben venga questo approfondimento, e magari anche altri punti di vista sul tema. Il futuro del commercio alessandrino sta a cuore a tanti, non solo agli stessi commercianti, ed è certamente uno degli asset strategici di cui più di dibatterà nei prossimi mesi, anche in vista della scadenza elettorale di primavera. Senza ‘legare’ per forza i due aspetti, ma senza neppure negare che la questione è sul tappeto, e farà parte dell’agenda elettorale di tutti i candidati sindaco.
Assessore, andiamo subito al punto: si è arrabbiata per gli interrogativi sull’eventuale posizionamento politico di Ascom, o per i dubbi sul ruolo del suo assessorato?
(sorride, ndr) Non mi sono arrabbiata, ma credo che alcune riflessioni, in assoluta serenità e senza voglia di polemizzare con nessuno, possano essere utili. Sa dove è nata l’idea di Aperto per Cultura? Qui, a questo tavolo dove siamo seduti ora, in una calda giornata di luglio. Non ho l’agenda sottomano, altrimenti le direi anche giorno e ora. E al tavolo non c’era solo Ascom, ma gli artisti da cui è arrivata la proposta (partendo da un’esperienza simile che già c’era stata a Parma), e anche un rappresentante di Confesercenti. C’è stata una discussione sul tema, sull’opportunità di organizzare una simile iniziativa, e di puntare su più giorni, o su un giorno solo. Insomma, un’analisi a tutto tondo. A me come assessorato, e a noi come comune, il progetto è piaciuto, e siamo riusciti a mettere a disposizione 9 mila euro, mentre altri 10 mila sono arrivati da sponsor privati. Naturalmente però non siamo, e non saremo mai, organizzatori di eventi o iniziative: per cui è stato fondamentale che Ascom ci abbia creduto, non solo mettendoci risorse finanziarie più o meno analoghe, ma soprattutto una macchina organizzativa importante, e l’entusiasmo reale e coinvolgente dei suoi iscritti. Cito per tutti l’impegno di Davide Valsecchi, oltre al presidente Ferrari e al direttore Pedrazzi. Mi pare che i risultati si siano visti, eccome.
Indubbiamente sì, e per fortuna di tutta la città. Ma alcune domande rimangono legittime, anche considerando rapporti pregressi non sempre così collaborativi: con Ascom è nata un’alleanza strategica esclusiva, e l’associazione sarà partner del comune per una serie di eventi anche nel 2017? E, trattandosi dell’anno delle elezioni, come non vederci anche un risvolto politico?
Allora, parto dalla fine. Il risvolto politico, in termini di schieramento, non c’è assolutamente, e con Ascom su questo punto ci siamo chiariti fin dall’inizio: c’è semmai la comune volontà, nostra come amministratori e loro come rappresentanti di una importante associazione del comparto, di costruire opportunità per il commercio alessandrino, che siano vòlano e motivo di orgoglio per tutta Alessandria. Con Aperto per Cultura l’obiettivo è stato pienamente centrato, e certamente si lavorerà ad un appuntamento 2017. E’ vero, nel frattempo ci saranno le elezioni, ma mi auguro che, chiunque vinca, la volontà di valorizzazione del commercio, e della città, non cambi: e credo che, se un buon seme è stato posto, non si potrà che coltivarlo.
Nel frattempo, sempre in questi giorni e sempre con Ascom, ma anche con Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) come ci ha spiegato il presidente Ameglio,è partita una nuova iniziativa in via Dante…..
Esattamente: progetto sperimentale, partito proprio questa settimana sotto i portiti della galleria di via Dante, con vendita di prodotti ortofrutticoli e agricoli. Ne parleremo in giunta in questi giorni, e se l’iniziativa sarà approvata, e avrà un adeguato riscontro commerciale, potrà avere cadenza settimanale. I commercianti della via non solo non si sono opposti, ma hanno mostrato piena disponibilità a collaborare: segno evidente che ormai in tanti ad Alessandria hanno capito che o si va avanti tutti insieme, dandosi una mano a vicenda, o si rimane al palo. E creare opportunità oggi credo sia interesse di tutti.
Guardiamo al 2017 assessore Barrera: a questo punto è lecito attendersi un progetto organico di attività, eventi e iniziative per il commercio sotto l’egida del comune, e organizzate da chi? Fino ad oggi si è avuta l’impressione di un procedere in ordine sparso, e forse dispersivo….
Prima pensiamo a chiudere bene il 2016: ci sono ancora Alè Chocolat, nel week end alle porte, e poi San Baudolino. Eventi che, come Gagliaudo fra i Mercanti e diversi altri, sono stati quest’anno interamente affidati, sul piano dell’organizzazione e della comunicazione, al consorzio Procom. Entro fine anno ragioneremo sul 2017, valutando come muoverci, e quale soggetto o soggetti coinvolgere. Senza nessuna preclusione, e senza nessun vincolo di esclusiva: parleremo con Ascom, con Confesercenti, con i commercianti del Cristo e con quelli di Borgo Rovereto, e con chiunque altro voglia far parte della squadra, e lavorare per il bene della città. Con la consapevolezza che il comune non fa di mestiere l’organizzatore di eventi, e purtroppo anche che l’assessorato al Commercio ha risorse davvero limitate a disposizione. Il che però non ci deve impedire, e Aperto per Cultura lo dimostra, di pensare in grande, e di porci traguardi ambiziosi.
C’è, oltre al panel degli eventi esistenti, qualche progetto nuovo in cantiere?
Sì, c’è e glielo dico in anteprima: Aperto per Cultura ha scommesso molto sull’enogastronomia, e su teatro e musica. La formula funziona, e allora stiamo pensando anche ad un’altra grande iniziativa, più mirata su abbigliamento e casalinghi. Sempre coniugando ovviamente commercio e spettacolo/intrattenimento, per attrarre un pubblico il più possibile vasto, e non solo alessandrino. Non ci sono ancora date e contenuti certi, ma un progetto e alcune teste impegnate a svilupparlo.
Intanto però con Ascom state promuovendo anche un altro progetto importante, che è quello delle telecamere. Il che peraltro sta a cavallo con l’altra sua delega ‘che scotta’, quella della Polizia Municipale…
Anche qui, chiarezza. Sempre da Davide Valsecchi è arrivata una proposta che abbiamo ritenuto interessante, ossia: poiché la sicurezza, e il controllo elettronico del territorio tramite telecamere, è sempre più esigenza anche dei privati, che siano negozianti o condomini di un palazzo, perché non provare a valutare quel che il mercato offre, presentandosi non come singoli, ma come acquirenti di un ‘pacchetto’ di telecamere, e di servizi annessi? Attenzione: questo non può certamente farlo il comune, che dal canto suo ha riattivato 18 telecamere ‘controllate’ da una station room al comando dei vigili, e sta ragionando anche su nuovi strumenti di controllo delle targhe in ingresso e uscita dalla città, dopo il successo riscontrato (non solo in termini di multe, ma di riduzione di incidenti e rischi) dal semaforo di via Marengo. Quindi Ascom si è proposta come soggetto in grado di sviluppare il progetto per i privati (non importa che siano commercianti o no, e che siano o meno iscritti all’associazione), e il comune in questo caso si è limitato a reperire minime risorse, 5 mila euro, per finanziare la messa a punto del progetto pilota. Credo che ad oggi siano già almeno una cinquantina le adesioni, ma l’iniziativa è assolutamente in divenire, e potrà essere valutata, nei suoi risultati, soltanto fra qualche mese. Intanto però sempre noi, l’assessorato inesistente o inutile (e qui un cenno polemico è consentito, constatata la passione dell’assessore, ndr), abbiamo anche portato avanti una serie di proposte e iniziative sul fronte del verde pubblico: non strettamente di nostra competenza, ma rendere Alessandria più bella e accogliente crea anche le condizioni per un commercio più vivace, quindi va benissimo.
Sul fronte vigili e sicurezza quali novità? L’altro giorno si è parlato sui social di un vigile aggredito nel piazzale Berlinguer…
Ho parlato con il vigile in questione, per fortuna niente di grave, anche se il problema dei parcheggiatori abusivi permane, e gli strumenti di legge consentono un’operatività solo entro certi limiti. Complessivamente il nostro comando, guidato da Alberto Bassani, sta facendo miracoli: i vigili operativi sono 72, qualche anno fa erano circa 120. L’età media poi è decisamente alta: che servano forze nuove è indubbio, e speriamo sia possibile operare presto nuovi inserimenti. Però non è assolutamente corretto raccontare che Alessandria è una città insicura, o abbandonata. Il presidio del territorio, in sinergia con le forze dell’ordine, è costante, anche se naturalmente non si deve mollare la presa, e si può sempre migliorare.
Ettore Grassano