Ulandi: “Puntiamo sul turismo, e costruiamo professionalità vere per farlo crescere”. Intanto quali segnali arrivano dal commercio alessandrino?

Ulandi nuovaUn master universitario in turismo (accoglienza, ricezione, gestione dell’offerta) per imparare come valorizzare un territorio che ha molto da offrire, ma ancora anche molto da imparare su come proporsi al mercato. Manuela Ulandi ci crede, e nei giorni scorsi, durante la presentazione ufficiale del progetto a Palazzo Borsalino, insieme ai vertici dell’Università del Piemonte Orientale e di Alexala, lo ha ribadito: “il turismo può essere un propulsore straordinario per tutta la nostra economia, ma va gestito puntando sulla professionalizzazione vera degli addetti, e non più in maniera improvvisata e naif”. Proviamo a farci spiegare come. Ma incontrando la presidente alessandrina di Confesercenti la riflessione ovviamente si ‘allarga’ allo stato di salute del nostro commercio, e a prospettive e progetti con cui ci si appresta a chiudere il 2016, per proiettarsi verso la prossima stagione.

 
Presidente Ulandi, il decollo dell’economia turistica in provincia ‘passa’ Palazzo Borsalino nuovadall’Università?
Passa anche dall’Università, ne sono convinta. E da un master altamente professionalizzante, che formerà la ‘punta di diamante’ degli operatori, ossia professionisti laureati e competenti, capaci di gestire e sviluppare l’offerta turistico-ricettiva come un prodotto economico, e di valorizzarlo.

Ci spieghi meglio….
Tutto è nato dalla concretezza e dal serio pragmatismo di Sergio Guglielmero, presidente sia di Confesercenti che di Alexala, oltre che naturalmente dalle competenze di Rita Brugnone, direttrice della nostra Atl, e del suo staff. L’Università, dal rettore Emanuel al direttore del dipartimento di Palazzo Borsalino Rizzello, al professor Novarese che è il direttore del Master, ha mostrato di credere molto in questo progetto, e ci sta investendo. Ci rivolgiamo a chi è già in possesso di una laurea almeno triennale, il che presuppone il possesso di determinate conoscenze di base, sia generali che specialistiche in determinati ambiti. Le iscrizioni sono aperte fino al 17 ottobre, e le lezioni, teoriche (anche on line) e ‘sul campo’, partiranno a dicembre, e avranno durata annuale. Puntiamo per il primo anno ad avere 15 iscritti, per poi crescere nel tempo con metodo.

Cicloturismo MonferratoCosa significa lezioni ‘sul campo’?
Vuol dire che una parte fondamentale del master sarà rappresentata da stage altamente qualificati all’interno di strutture turistiche di eccellenza. Ma, attenzione, quasi mai di casa nostra: saranno aeroporti, grandi resort internazionali, tour operator di primissimo livello come Alpitour. Questo perché l’obiettivo è, appunto, non l’autoreferenzialità, ma piuttosto il capire come fanno gli altri, per copiare bene, magari migliorando, o comunque ‘limando’ in base alle esigenze del nostro territorio. Per questo sarà fondamentale appunto che gli studenti si aprano ad esperienze concrete, qualificanti e il più vaste possibile, anche dal punto di vista territoriale. Stiamo ampliando in queste settimane l’elenco delle convenzioni, che è comunque già signficativo: Eden Viaggi, del Gruppo Alpitour, Sagat Aeroporti, Cogne Vacanze Hotel, il Distretto dei Laghi, Global Tourist Consulting, il Podere La Rossa e l’Accademia Europea d’Arte Le Muse.

Intanto però il futuro delle Atl è quanto mai incerto in Piemonte, soprattutto sul fronte delle risorse…
E’ argomento che certamente altri, da Guglielmero a Brugnone, possono trattare con più competenza e informazioni di me. Mi limito ad osservare, nel mio ruolo in Confesercenti, che il turismo è risorsa davvero preziosa per la nostra economia, e che Alexala in questi anni sta lavorando benissimo e con competenza, pur con le difficoltà sul fronte risorse cui lei fa giustamente cenno. Ovviamente occorre capire chi deve occuparsi di cosa su un territorio, e con quali mezzi.

Parliamo di commercio, presidente Ulandi: da più parti, in clima ormai Corso Romapre-elettorale, si torna a parlare per Alessandria di chiusura totale del centro alle auto: come Confesercenti cosa ne pensate?
Che occorra partire dall’esistente, e farlo funzionare. Circolava una bella formula, ai tempi della giunta Mirabelli o giù di lì, che diceva ‘passaggio più passeggio’. La condivido in pieno, e semplicemente non si è mai riusciti ad applicarla davvero. Basterebbe quello: il centro di Alessandria è già in buona parte chiuso alle auto, ma in tanti ignorano i vincoli, e i controlli per tanti motivi non sono efficaci come dovrebbero. D’altra parte, chiudere in toto l’accesso, e pensare in questo modo al contempo di rilanciare il commercio mi pare davvero complicato. Da un lato ci sono le esigenze dei tanti fornitori di merci e prodotti, che in qualche modo devono consegnarle. Ma poi non dimentichiamo che gli alessandrini, anziani o no che siano, difficilmente farebbero chilometri a piedi con le borse della spesa.

Outlet 2Intanto fra poco nella vicina Serravalle l’Outlet raddoppia, e tutto si può dire che non sappiano fare il loro mestiere…
Sono due partite diverse. Là ci sono altissime professionalità, tantissime risorse, un grande progetto. E anche tutte le condizioni infrastrutturali create ad hoc dalla mano pubblica: autostrade, strade superveloci, mega parcheggi gratuiti. Non è che Alessandria deve giocare contro l’Outlet, che senso avrebbe? Noi dobbiamo mettere in campo progetti, e un’idea complessiva di centro commerciale naturale, investirci e farla crescere. Poi la situazione della grande distribuzione in generale è sotto gli occhi di tutti, anche e soprattutto in città o negli immediati dintorni. Ed è assurdo che i negozi tradizionali abbiano vincoli rigorosi sul fronte dei saldi, mentre le grandi strutture possono di fatto permettersi di fare prezzi promozionali tutto l’anno. La deregulation non può valere per alcuni, e non per altri insomma.

 

A proposito di progetto complessivo di rilancio, di recente AlessandriaGagliaudo 1 ha vissuto due momenti di grande partecipazione grazie ad altrettanti eventi: l’ormai consolidato Capodanno del 31 agosto, e Aperto per Cultura. E’ questa la strada?
(riflette, ndr) Non basta: ben vengano singole manifestazioni di grande richiamo, ma è necessario che il tutto sia inserito all’interno di una cornice, con un coordinamento e obiettivi veri. Questo ruolo può farlo solo il comune, pur senza ignorare che oggi, sul fronte normativo, un sindaco ha spesso le mani legate, e non può neppure incidere su aperture o chiusure dei negozi, per fare un esempio. Tuttavia, per restare sull’esempio di Alessandria: il comune ha una serie di iniziative sue (si è appena concluso Gagliaudo fra i mercanti, che proprio quest’anno è diventato maggiorenne, e il prossimo week end tocca al Mercato Europeo, ndr), che occorre ovviamente definire per tempo negli ultimi mesi dell’anno precedente. Su queste è opportuno che investa, se ci crede: anche modificando e integrando il panel dell’offerta, ovviamente, in base alle esigenze che cambiano. Giusto poi anche stimolare nuove iniziative da parte di privati (penso ad eccellenze come il Bordino, i Centauri, il Pittaluga), ma il tutto andrebbe gestito con un forte coordinamento, per mettere a fattor comune, e valorizzare davvero.

SaldiL’inizio del 2016 è stato caratterizzato in città da un forte malessere per il modus operandi di Ica, la società privata a cui Palazzo Rosso ha affidato lo scomodo ruolo di ‘gabelliere’ delle imposte ai commercianti su pubblicità e occupazione del suolo pubblico. La situazione si è stabilizzata?
Ica c’è, diciamo così. Permangono forti criticità, anche di tipo interpretativo in certi comparti, penso ad esempio agli ambulanti. Come Confesercenti cerchiamo di fare pienamente la nostra parte, e di supportare i nostri iscritti in ogni passaggio o difficoltà, e di trovare soluzioni, là dove possibile.

 

Ettore Grassano