Manuel Alfonso, Past President del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Alessandria, ha partecipato alla delegazione nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria che si sono riuniti a Pechino per il “summit” annuale dei Giovani Imprenditori dei Paesi del G20, svoltosi dall’8 al 10 settembre.
L’evento del “G20 Young Entrepreneurs’ Alliance” che rappresenta i giovani imprenditori dei 20 Paesi più avanzati del mondo, è realizzato in concomitanza con il G20 dei capi di Stato e di Governo. La delegazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria che ha partecipato all’incontro di Pechino per confrontarsi sui temi dell’Industria 4.0 e sul ruolo chiave dell’imprenditorialità quale soluzione per ritrovare la via della crescita globale, ha avuto un ruolo di primo piano nella analisi e nella formulazione delle proposte da sottoporre ai capi di Stato e di Governo riuniti ad Hangzhou.
Al termine delle giornate di lavoro dell’evento, i Giovani Imprenditori hanno sottoscritto un documento finale che contiene dieci raccomandazioni per l’azione dei Governi con l’auspicio che possa rapprentare una chiamata d’intervento per i Governi a concentrare le future politiche per lo sviluppo e la crescita valorizzando a pieno il ruolo dell’imprenditorialità, e puntando a sostenere l’innovazione e le competenze digitali.
“L’esperienza del G20 dei Giovani Imprenditori a Pechino – commenta Manuel Alfonso – si è confermata essere un appuntamento importante per conoscere imprenditori internazionali, confrontarsi sulle idee e dare il proprio contributo. Come Past President alessandrino ho partecipato in particolare alla discussione dei tavoli dedicati ad Education e Entrepreneur Visas, dai quali sono scaturite due raccomandazioni inserite nel documento finale: rendere obbligatorio l’inserimento di corsi di studio e avvio all’imprenditorialità nelle scuole primarie e secondarie, e istituire un programma di visti per i giovani imprenditori del G20 che ne facilitino la mobilità.
La Cina – aggiunge Alfonso – un paese-continente dai grandi contrasti, ha ormai rallentato la sua tumultuosa e trentennale crescita economica, entrando in una fase di transizione che dovrà portare ad uno sviluppo più sostenibile e inclusivo. Nel corso della visita, la nostra delegazione ha potuto toccare con mano quanto siano vaste ed integrate le catene di distribuzione cinesi, raggruppate in parchi industriali estesi per centinaia di chilometri. Il vantaggio competitivo di questo modello è tuttavia messo a dura prova dall’accelerazione dei costi della manodopera. Ecco dunque che con il tredicesimo piano quinquennale la Cina punta decisamente sull’economia digitale: grande sviluppo stanno avendo il “mobile payment” e l’ecommerce, che nelle aree rurali sta permettendo di ovviare alla minore densità di infrastrutture tradizionali. Queste direttrici di sviluppo devono essere seguite con attenzione anche dalla nostre Piccole e Medie Imprese, per far meglio conoscere le eccellenze del Made in Italy ai consumatori del più grande mercato del mondo”.