«Che bello… ringrazio la mia mamma che mi ha messo al mondo, mia moglie che mi ama, mio figlio, il mio allenatore»
Alex Zanardi
E’ veramente strepitoso Alex Zanardi, un uomo senza gambe che alle Paralimpiadi di Rio è riuscito a vincere qualche giorno fa la medaglia d’oro nella handbike, specialità nella quale è anche campione del mondo in carica.
Zanardi ha quasi 50 anni, un incidente pauroso alle spalle (Formula Cart, circuito di Lausitz, 2001) e una voglia di vivere che gli invidio. “Dove prendo tutta questa forza? Ma non serve, puoi fare quello che vuoi. Tante persone credono di aver già dato tutto e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale”.
Questa sua forza impressionante fa per così dire “il paio” con l’indifferenza che sta accompagnando queste ultime Paralimpiadi brasiliane. Nei palinsesti televisivi e sui giornali pare non esserci spazio per le imprese di atleti così particolari, che sfidano la disabilità attraverso lo sport.
Eppure, le vere Olimpiadi sono queste. I veri eroi sono quelli come Zanardi, che affrontano la loro gara sapendo di averla già vinta. Anche solo nel momento in cui scendono in campo.