Frutti dei paesi tuoi… senza i buoi!

Spettabile redazione,
ho appreso dal sito del Comune di Frascaro (AL) http://www.comune.frascaro.al.it/Home/DettaglioNews/tabid/23075/Default.aspx?IDNews=39183 che il 18 Settembre a Frascaro (AL) si svolgerà la fiera “Frutti e buoi dei paesi tuoi”. “L’Amministrazione Comunale di Frascaro (…) propone, in collaborazione con la Comunità San Benedetto al Porto la 7° edizione di “Frutti e buoi dei paesi tuoi” mostra-mercato di piante, animali e cibi tradizionali, rari e curiosi (…). Una festa dedicata a grandi e piccini, un’occasione imperdibile per un ritorno alle nostre origini riscoprendo la bellezza ormai dimenticata di un’intera giornata trascorsa in campagna.Naturali protagonisti saranno i prodotti di eccellenza delle nostre terre, straordinaria risorsa frutto delle tradizioni contadine e dei saperi di una volta e vero e proprio patrimonio culturale da difendere e valorizzare.(…)”.

Stride un po’ il sodalizio con la Comunità San Benedetto, da sempre schierata dalla parte di esseri umani deboli e indifesi. E’ desolante vedere da parte loro tanta insensibilità davanti a un simile mercato di schiavi animali.

Neppure il regolamento della fiera http://www.comune.frascaro.al.it/Home/Regolamentionline/RegolamentiDettagli/tabid/23057/Default.aspx?ID=7165-3 riporta traccia di attenzione nei loro confronti: non sono citate le parole “tutela”, “benessere” degli animali, ignorando che a questa fiera essi stanno per un’intera giornata ingabbiati, legati, incatenati, recintati. Il regolamento si occupa di area espositiva, posteggi, assicurazioni, tasse, canoni e sanzioni ma degli animali non vi è traccia.
L’ostinazione a portare avanti questo genere di fiere è indice di arretratezza culturale più che di attaccamento alla tradizione; certi usi e costumi nei confronti degli animali dovrebbero essere abbandonati. Gli animali non sono merce; presentarli in una mostra-mercato non giova agli animali e neppure a chi partecipa all’evento. Penso alla presenza di bambini e bambine che vedono animali detenuti in condizioni innaturali: l’insegnamento che ne traggono non è positivo perché evidenzia l’idea del dominio che gli esseri umani esercitano nei confronti degli esseri non umani e non li aiuta a sviluppare l’empatia necessaria per vivere in un’armonia interspecifica.

I “piccini” che visitano la fiera, si trovano davanti al solito spettacolo vivamente sconsigliato da molti psicologi. Annamaria Manzoni è psicologa e psicoterapeuta, ipnositerapista e grafo analista; iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia, collabora con il Tribunale dei Minori di Milano e con il Tribunale di Monza; autrice di libri e di articoli su riviste di psicologia. Si è fatta promotrice di un documento sottoscritto da oltre 650 psicologi che mette in guardia sugli spettacoli che utilizzano animali http://annamariamanzoni.blogspot.it/p/documento-psicologi.html

Esistono rifugi e santuari http://www.lindro.it/la-liberta-degli-animali-reddito/ che accolgono animali da allevamenti, macelli, laboratori di sperimentazione animale: qui gli animali vivono e muoiono felici, attorniati dall’amore sincero e incondizionato di chi li cura. I santuari e i rifugi per animali nel mondo sono tanti ma mai abbastanza per salvare tutte le vite che meriterebbero di essere salvate tuttavia funzionano bene, fanno progetti didattici, sono aperti alle visite del pubblico e insegnano una convivenza interspecifica sia tra animali che tra esseri umani e animali nel segno della pace e della nonviolenza.
Questi sono i luoghi in cui gli animali si conoscono per come sono veramente e nulla hanno a che fare con fiere come quella di Frascaro.

Il Comune di Frascaro potrebbe fare di questa fiera un vero appuntamento con la natura, nel rispetto di tutti gli animali che non sono oggetti da mostra-mercato, tanto meno ingredienti, ma esseri senzienti. La svolta da dare a una fiera è possibile: bisogna avere l’apertura mentale che finora a Frascaro non si è vista.

Cordiali saluti.
Paola Re – Tortona