Il servizio di medicina dello sport ad Alessandria riduce del 20% il proprio orario, a discapito degli atleti minorenni iscritti alle tante società sportive della provincia.
A denunciare la situazione è Gianni Barosini, presidente della Commissione Bilancio del Comune di Alessandria: “Il fatto negativo – sottolinea – è la riduzione del 20% dell’attività (cioè un giorno a settimana su cinque) del servizio della medicina dello sport nella struttura pubblica della sede Asl di Alessandria: infatti da cinque giorni di attività si è passati a quattro, comportando un proporzionale allungamento dei tempi di attesa delle visite per i minorenni iscritti alle società sportive che fanno riferimento al capoluogo.
Penalizzate quindi le società sportive della nostra Città.
E’ interessante rilevare che la sede di Alessandria è l’unica a pagare il prezzo di questa “ristrutturazione”, poiché le altre sedi non sono state minimamente coinvolte, Ad esempio Ovada, con un bacino di utenza notevolmente inferiore al capoluogo mantiene due giornate di visite (!!!), e la sede di Valenza viene addirittura implementata di mezza giornata alla settimana: questo comporterà una migrazione degli atleti minorenni alessandrini verso altri centri della provincia per poter beneficiare delle visite gratuite (loro diritto) in tempo per iniziare i campionati.
E non si capisce la ratio che sottende questa “ristrutturazione”. Rilevo soltanto che nel giro di un anno sono stati aperti in Alessandria ben due centri privati che effettuano visite in medicina dello sport, su questo mi riservo di approfondire ed informare. Segnalo infine che su tale argomento avevo personalmente presentato al Comune di Alessandria circa 3 mesi fa una interpellanza, ma come al solito la risposta di questa Amministrazione, che dovrebbe tutelare e salvaguardare gli interessi legittimi dell’intera comunità, è stata vaga e l’azione inefficace”.