Dopo un anno difficile siamo vicini ai viticoltori

Un anno difficile, questo 2016, per i viticoltori dell’acquese: iniziato con un inverno tiepido, è proseguito con ben tre grandinate che hanno provocato danni ingenti e, in talune zone, azzerato addirittura la produzione di uva.

Sappiamo che questo è stato un anno veramente difficile per i viticoltori dell’acquese. Le cattive condizioni climatiche hanno costretto gli addetti a intervenire più volte sulle viti, con un conseguente aggravio dei costi. Pensiamo ad esempio ai trattamenti anti-oidici e anti-peronosporici, che vengono fatti ogni 8-10 giorni per mantenere la cosiddetta “copertura” insieme ai due insetticidi obbligatori contro lo Scaphoideus Titanus, vettore della flavescenza dorata, malattia che sta mettendo in ginocchio i viticoltori del Monferrato da una ventina d’anni. Le nostre sono zone di eccellenza internazionale per la produzione del vino: da corposi vini rossi come il Dolcetto e la Barbera, a delicati vini bianchi come il Cortese, a prestigiosi spumanti e vini da dessert come il Brachetto, il Moscato e lo Spumante. La bravura dei nostri viticoltori fa sì che le nostre terre siano conosciute in tutto il mondo come zone di eccellenza dal punto di vista vitivinicolo.

Siamo quindi ad augurare ai viticoltori dell’acquese una buona vendemmia, sperando che, nonostante tutto, possa essere una vendemmia positiva. Speriamo inoltre che anche dal Governo Nazionale arrivino segnali importanti, anche se la speranza è sinceramente poca: seguendo la solita prassi, Renzi, dopo aver annunciato per mesi di volere abolire le sanzioni alla Russia per i fortissimi danni economici che esse causano all’Italia in termini di forti diminuzione di esportazioni, ha invece votato per il loro rinnovo. Sanzioni, peraltro, applicate contro la volontà di autodeterminazione di alcune popolazioni russofone di rendersi indipendenti dall’Ucraina. Un conflitto in cui l’Italia non ha alcun interesse, se non il fatto di continuare a dimostrarsi succube degli interessi geopolitici di Stati Uniti e Germania. Lavoro, questo, che il nostro Presidente del Consiglio sta dimostrando di riuscire a fare molto bene, e poco importa se per fare ciò deve sacrificare aziende e lavoratori italiani.

Claudio Bonante – Portavoce cittadino di Acqui Terme di FDI-AN
Alessandro Caruso – responsabile cittadino del movimento giovanile Gioventù Nazionale