«Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno»
Madre Teresa di Calcutta
Quest’estate ho conosciuto una signora deliziosa (la chiamerò Diletta, nome di fantasia), con diverse primavere sulle spalle.
Vedova da una quindicina d’anni, questa mia nuova conoscenza (ma forse è meglio chiamarla amicizia) ha tre figli, sei nipoti e una bis-nipote. Nello sguardo due occhi lieti, che solo certe persone sanno conservare malgrado le durezze della vita.
In una calda mattinata d’agosto, in Toscana, Diletta ha invitato me e mia moglie nella sua casetta bella e ordinata a bere un tè freddo e a far due chiacchiere. In cucina non c’è un pezzo di parete che non sia ricoperto dalle foto della sua famiglia. “Io vivo sola” mi dice con un po’ di malinconia negli occhi “e con queste foto ci parlo tutto il giorno. Anche se i miei figli stanno qui vicino, e mi chiamano spesso”.
Ma certo, ognuno ha la propria vita, sempre più frenetica, e non è facile vedersi. Diletta sorride, mentre la sua gatta con un balzo sale sui fornelli (spenti) per scrutarci meglio.
Tra le fotografie appese ce n’è una in bianco e nero che cattura subito la mia attenzione. Ben incorniciati, ci sono due giovani che, dentro al Colosseo, si abbracciano e sorridono alla vita. Sono proprio Diletta e il marito, durante il loro viaggio di nozze a Roma. Si intravede nello sguardo dei due giovani quel “per sempre” che li ha fatti sposare. “Una volta si andava a Roma, a Napoli e a Pompei” mi dice. E sospira.
Ci racconta dei nipoti (“sono la mia vita”), di come sono belli, simpatici e, per certi versi, non facili da comprendere. Tra le parole si fa strada qualche perplessità sull’uso che le nuove generazioni fanno dello smartphone: “Stanno sempre lì a spippola’ con quell’aggeggio… Io ‘un so che fanno”.
Con una sua coetanea, alle 8 del mattino di ogni giorno che Dio manda in terra, Diletta va a trovare una signora più anziana di lei, non del tutto autosufficiente. Le lava la biancheria, prepara la colazione e va a fare la spesa. Poi, alle 9, va alla Messa del mattino, fa due chiacchiere con la gente del paese e torna a casa a fare i mestieri. Al pomeriggio torna dall’amica per farle compagnia e poi, la sera, va a metterla a letto. Il giorno dopo di nuovo, senza lamentarsi.
Di queste gocce nell’oceano non parla mai nessuno. Mi spiacerebbe sparissero, senza lasciare anche solo una piccola traccia. Anche perché l’oceano, senza queste gocce, sarebbe solo un deserto.