Andrea Cogotti: “Le Valli Curone e Grue sono più belle con il Taxi Rider: vi spiego come funziona”

andrea vigo“Sono salito in sella ad una mountain bike intorno ai 18 anni, anche per potenziare un ginocchio dopo un infortunio rimediato giocando a calcio. Complici anche due zii semiprofessionisti del ciclismo, non mi sono più fermato!”. Ora, a poco più di trent’anni, Andrea Cogotti nel settore lo conoscono in tanti, sempre di più, e ben al di là della ‘sua’ Val Curone.

“Qui però, a San Sebastiano, dove vivo, c’è il baricentro di tutto: e con i miei gruppi di turisti facciamo tappa fissa al ristorante da Laura, nella piazzetta storica del paese: va bene pedalare, ma poi possiamo mica far ripartire da qui milanesi o stranieri senza aver fatto loro gustare i nostri salami, il montebore, le focacce e il timorasso!”. Insomma, sport sì (più o meno ‘estremo’, a seconda delle esigenze dei turisti), ma anche enogastronomia, con possibilità per chi lo desidera di fermarsi anche più giorni: “abbiamo una convenzione molto conveniente con Cascina Cabella, qui alle porte di San Sebastiano: 11 stanze, una vista fantastica, e anche qui accoglienza e ristorazione sono di prim’ordine”. Andrea Cogotti cerca di coniugare valorizzazione del territorio, innovazione e massima disponibilità e confort per i turisti: “Viaggio parecchio, proprio per le gare in mountain bike, e mi sono reso conto che la parte meno agevole, per chi pratica questo sport, è proprio quella dello spostamento sul posto: arrivare in auto, caricare e scaricare continuamente le bici, magari infangate, e così via”.

Ecco allora l’idea di Andrea, che si sta rivelando vincente: il Taxi Rider.cogotti

“In pratica vado a prelevare i turisti in un luogo concordato: all’uscita dell’autostrada di Casei Gerola ad esempio, per i tanti che arrivano dalla Lombardia: oppure alla stazione, o dove preferiscono.Ho un furgone a 7 posti, più il conducente, e un carrello per il trasporto di 10 bici, il che risolve tutti i problemi logistici: si raggiunge l’agriturismo, o comunque la località concordata, e da lì si comincia l’escursione in mountain bike. Ovviamente abbiamo a disposizione, nelle valli del tortonese e fino alle colline novesi, una quantità di itinerari con variabili pressoché infinite, e percorsi che si inerpicano a cavallo tra diverse regioni, in un territorio di straordinaria bellezza. In rapporto alle esigenze di chi di volta in volta accompagno possiamo definire tragitti più o meno impervi o ‘tranquilli’, godendoci la natura in maniera straordinaria”.

Cogotti 2Fondamentale l’aspetto della geo-mappatura del territorio: “lì mi affido ad un vero professionista, il mio amico Giovanni Portinari, che è un tracciatore di sentieri di altissima competenza, aggiornato come nessun altro. Per le bici, invece, funziona che in genere arrivano gruppi di amici già attrezzati: ma se così non fosse, nessun problema: abbiamo accordi con due noleggi, uno a Voghera e uno a Caldirola, in grado di soddisfare esigenze di ogni tipo”. Da sottolineare che, anche tra gli appassionati di mountain bike, sta prendendo sempre più piede l’e-bike, ossia la bicicletta elettronica, “in grado di dare in effetti un supporto fondamentale soprattutto nei luoghi più impervi, e di consentirne l’esplorazione anche non è magari super-allenato. E il prossimo settembre attraverso la rete di Piemonte Ciclabile  addirittura sono stato cooptato per un evento con Brompton, proprio così, il celebre brand di bici pieghevoli. Sarà divertente fare “sterrare” delle due ruote nate per la città. L’obiettivo è fare capire che se ci sono i servizi in bici si può fare davvero tutto! Noi poi siamo strategici: a un’ora da Milano, da Genova, poco più da Torino… ecco perché funziona anche la bici pieghevole, quella che ti fa scappare dal caos della città!”.

C’è dunque anche un’Italia che pedala volentieri dalle nostre parti. Nel tortonese, alBrompton-Climb-Stelvio_2015_0120 contrario che in altre zone della provincia di cui ci siamo già occupati, quali acquese e casalese, la presenza degli italiani è più rilevante, fino ad oggi, di quella dei ciclo-turisti stranieri: “ci sono anche quelli naturalmente, del centro e nord Europa – conclude Andrea Cogotti -, ma qui prevalentemente si lavora con i lombardi, o comunque italiani. Che sono in realtà assai più esigenti degli stranieri, più critici e in grado di cogliere certe sfumature, anche perché naturalmente più abituati alle bellezze italiane: per cui bisogna davvero essere in grado di offrire loro il meglio, e una qualità di servizio di alta gamma, sia come accompagnatori cicloturistici, che come consulenti enogastronomici!”. Una bella sfida, che Andrea Cogotti accetta con entusiasmo. Qui trovate tutte le informazioni necessarie per contattarlo: http://www.enjoythetrail.it/

E. G.