1) Alla notizia che seguirà perché sarebbe buona, ma nel contempo ha dell’assurdo. Ricevo una e-mail da un amico con questa notizia: “Curiosando su internet ho trovato quanto sotto e in allegato, beh meno male che dopo 21 anni la città di Alessandria si è accorta che c’erano dei soldi ancora da spendere per le strade dopo l’alluvione del 1994!” Leggo e comprendo che dovrebbero essere soldi risparmiati dai vari appalti nel post alluvione: e i soldi se nessuno li chiede restano sempre in Regione. Quindi il brutto voto spetta a chi in tutti questi anni non ha mai chiesto questi fondi e per far capire: “Bollettino Ufficiale n. 40 del 8 / 10 / 2015 – Codice A18020 – D.D. 1 Luglio 2015, n. 1549 – D.L. n. 691/94 – art. 6 convertito in L. n. 35/95. Alluvione novembre 1994. Comune di Alessandria. Devoluzione economie di mutui per realizzare il “Rifacimento strade danneggiate zona centro ovest – completamento”. – (un breve copia e incolla del testo del documento regionale ): “a seguito dell’evento alluvionale autunno 1994 il Comune di Alessandria beneficiò di diversi finanziamenti assistiti da mutuo concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti a totale carico dello Stato. Nella fattispecie sono stati finanziati diversi interventi riguardanti il rifacimento della viabilità cittadina e dei relativi sottoservizi, fortemente compromessi, alcuni dei quali sono elencati nell’allegato al presente provvedimento e parte integrante e sostanziale del medesimo. A conclusione dei lavori si sono verificate economie di spesa derivanti dai ribassi di gara, ammontanti complessivamente a € 344.089,48. Con nota n° 1253 del 28.04.2015 il Comune di Alessandria chiede la possibilità di utilizzare tali economie residue per completare i lavori di sistemazione delle strade comunali vie Rattazzi, Modena, Piacenza, Alessandro III e San Francesco d’Assisi localizzate nel centro ovest della città.”
Alla buonora! Il link sarà utile per chi vorrà conoscere questo ben di Dio che ci arriva dopo 21 anni.
Se ho ben capito al tempo sono stati risparmiati 344.089,48 mila euro che se ne stavano caldi caldi nelle casse regionali, solo dopo tanti anni nell’aprile 2015 sono ritornati a casa, e mi chiedo quanti consiglieri ne siano al corrente visto che la determina conclude così: “La presente determina non è soggetta a pubblicazione di cui all’art. 18 del D.L. n° 83/2012 convertito con legge 7 agosto 2012, n° 134.- Il Dirigente
Arch. Andrea Tealdi”. Chissà quanti altri soldi o fondi per la nostra città sono dormienti o passati in cavalleria?
Voto: 2
2) Sono al corrente i miei concittadini automobilisti che il parcheggio diventa gratis su strisce blu se il parchimetro è senza bancomat? Il Governo ha approvato la legge con tempi stretti di attuazione ben consapevole che i Comuni non hanno mezzi per adeguare tale strumento, alla fine saranno i cittadini a doversi gestire ‘la patata bollente’ da soli. Mettiamo il caso che, nonostante la legge, io mi accorga che manca il bancomat. Quindi parcheggio e non pago, ma mi viene rifilata ugualmente la multa: mi tocca ricorrere per far rispettare la legge? Perché è così che accadrà! A mio avviso al contrario dovrebbero essere sanzionati i Comuni, che potrebbero rivalersi sul Governo che legifera con altra parte del “corpo” e non con la testa. Siccome la legge “non ammette l’ignoranza”, varrebbe anche per le P.A. che dovrebbero conoscere tutte le regole impositive della Legge di Stabilità composta dal famoso Art. 1 con 999 comma (un vero capolavoro del governo Renzi). Nella nostra città di stalli blu ce ne sono anche in eccesso, ma quanti di loro sono stati aggiornati in funzione del comma 901 della Legge di Stabilità? Ecco copia/incolla: “con il fine di incentivare i pagamenti elettronici e che prevede infatti che dal 1°luglio 2016 le disposizioni di cui al comma 4 dell’art. 15 del d.l. n. 179/2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221/2012, si applicano anche ai dispositivi di cui alla lettera f) del comma 1 dell’articolo 7 del codice della strada, estendendo dunque ai dispositivi di controllo di durata della sosta, l’obbligo di “accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito”.
Quindi se la P.A. non si dà una mossa non incasserà più un cent. dai parcheggi a strisce blu: una emorragia di entrate e una sfilza di ricorsi. Concludo: il Governo però non si è attivato sui costi delle commissioni di bancomat, i costi dei Pos, le macchinette che consentono di pagare con la carta di credito un acquisto o una consumazione e in questo caso un parcheggio. Per gli utilizzatori che sia un privato o una P.A., le commissioni chieste dalle banche sono troppo care. Come sempre in Italia le leggi sono farraginose ed inadeguate, libere per innumerevoli interpretazioni. Si preparano liti su liti. Intanto nessuno pagherà più il parcheggio? Chissà!
Voto: 3
3) Ciò che penso di questa immigrazione in eccesso, dispendiosa e fatta ‘alla carlona’, quindi incontrollata è noto: è un business per alcuni, che sta producendo più clandestini che regolari. Gravi le responsabilità del governo italiano, che impone il proprio volere sui territori tramite le prefetture. Chi stiamo accogliendo non lo sa nessuno perché ogni individuo nasconde dentro sé onestà oppure scopi precisi di ben altra natura. Negli ultimi venti giorni di luglio qui da noi si è letto di tutto: la sindaca che riesce in ritardo a realizzare la situazione non certo tranquilla, “meglio tardi che mai”; la Lega Nord che fa sentire la sua voce accusando che ci doveva pensare prima, e ritengo abbia ragione. Deplorevole il silenzio di quella “specie” di ministro che non rispondendo alla lettera della sindaca, con quel silenzio offende i cittadini di questa comunità! Ma ora vengo al nocciolo: sul quotidiano La Stampa del 21 luglio a pag. 40, ho letto l’intervista rilasciata dalla responsabile della prefettura alessandrina, e ciò che ho letto non mi è piaciuto. Ci sono due domande che vorrei fare. La prima: la prefetta dichiara che sono 1.107 i richiedenti asilo gestiti da 28 Enti, 22 strutture in 31 comuni della provincia e una buona parte ospitati in 114 appartamenti. Domanda: lasciando perdere le strutture che si suppone siano controllate, quelli inseriti nei 114 appartamenti chi li controlla? Che fanno tutto il giorno? I questuanti? i parcheggiatori abusivi? delinquono? La seconda domanda: visto che lo Stato (noi, anche se si tratta di fondi europei sempre nostri sono) versa per ogni adulto 34 euro al giorno, e i richiedenti asilo vengono ospitati nelle case di riposo o viene dato loro un alloggio, per i nostri anziani che si fa? Penso a quelli con meno di mille euro al mese: lo Stato mette la differenza per avere ingresso ad una casa di riposo? E a chi perde un alloggio perché la crisi gli ha tolto il reddito? Oppure certe famiglie italiane indigenti, al punto da vivere in auto? A loro cosa offre lo Stato? Mi pare una follia di massa che ha colpito Governo, Istituzioni, Chiesa. Questo business dell’accoglienza è una strana febbre che cresce sempre più, a quando l’inizio di una cura che riporti la temperatura fuori dal delirio?
Voto: 2