Una start up è un’impresa nella fase iniziale del ciclo di vita.
Come un essere umano, la fase della prima infanzia è quella più delicata.
Non a caso, la maggior parte delle imprese fallisce nei primi anni di vita. Ma spesso, in Italia, per un micro o piccolo imprenditore è molto difficile, talvolta quasi impossibile, finanziare un’azienda alla nascita.
La ragione è semplice.
PERCHE’ E’ DIFFICILE FINANZIARE UNA AZIENDA IN START UP?
Essenzialmente, per 2 ragioni.
Quanto alla prima questione, i soloni ti diranno che esistono altre forme di finanziamento, e ti citeranno cose dai termini inglesi come business angels e Venture Capital, o la finanza agevolata. Dato che ho insegnato per dieci anni queste materie in Università, fatto consulenza e diretto società pubbliche e private, non intendo dibattere di dotte e inutili disquisizioni sul sesso degli angeli.
Quanto alla seconda questione, sarebbe discorso lungo da dimostrare, ma mi limito a ricordare che, in fase di start up, il flusso dei capitali in uscita e quello di entrata danno un saldo, detto fabbisogno finanziario, di tipo negativo.
In tale situazione, occorre un flusso finanziario (detto financial flow) di segno opposto e quindi positivo. Ma il problema è che, in tale situazione, la banca è il soggetto meno indicato a richiedere tale copertura.
Perché?
La ragione è dovuta alla mancanza di notorierà dell’azienda, alla necessità di entrare in un mercato competitivo, alla scarsa capacità di competizione sui tempi di incasso e sui tempi di pagamento, al peso degli investimenti e a molte altre questioni tecniche.
Sta di fatto che, in pratica, la banca fatica massimamente a finanziare la tua impresa, quando sta per nascere.
Ma perché?
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