Sicurezza dalle alluvioni: siamo solo all’inizio

Cavalchini nuovadi Pier Luigi Cavalchini

 

Sul bisettimanale più letto in provincia di Alessandria è comparso un articolo riguardante la prossima apertura del ponte Calvo (Meier) su cui riflettere. In sostanza si ricorda che è prossima l’apertura del ponte stesso alla viabilità ordinaria (quindi anche alle auto) probabilmente già entro il mese di ottobre. Non solo, si assicura che tutto quanto riguarda la “trasparenza” in incarichi e appalti (anche sub-appalti) è stato fatto a norma di legge e che, al più, c’è qualche ritardo dovuto a questioni fiscali. Niente di cui preoccuparsi. Soprattutto si sta per mettere la parola fine a critiche, valutazioni differenti e opposizioni che, ormai, dovrebbero essere alle spalle e sulle quali più nessuno potrà innestare ambizioni politiche o cercare pubblicità a buon mercato. Quasi un “era ora” liberatorio che dovrebbe chiudere, di fatto, il capitolo alluvione e che dovrebbe lasciar spazio ad atteggiamenti più positivi e costruttivi.

Potremmo anche far finta di essere tutti contenti del “lieto fine”, ma non è così. Meier progettoPurtroppo è solo l’inizio e, per di più, in salita. Una moderna e non impattante serie di aree di laminazione a monte della città di Alessandria, lungo il bacino del Tanaro, avrebbe potuto diminuire di quasi cento milioni equivalenti di metri cubi d’acqua – in condizioni di perfetto contenimento- l’afflusso di acqua in città. Il costo potrebbe aggirarsi sui quindici milioni di euro (facendo il raffronto con pari opere messe in atto lungo la Mosa e il Reno) tra l’altro con la possibilità di non spendere denaro pubblico in presenza di protocolli con i proprietari e con le imprese incaricate. Grandi bacini (alcuni previsti presso San Michele e Astuti) con mantenimento della proprietà, dell’autonomia nella scelta delle coltivazioni, con fondo libero, non cementato e perfettamente agibile.

Un percorso, peraltro raccomandato dalla stessa AiPO tramite più segnalazioni dell’ing. Condorelli, che pare non trovare l’interesse dell’Amministrazione Comunale di Alessandria. Infatti, per bocca del suo massimo responsabile tecnico di settore (ing. Marco Neri) in una recente intervista, si dichiara di voler soprassedere sulla messa in sicurezza della città dalle alluvioni tramite aree di laminazione ( sistema adottato in ogni Nazione interessata da dissesto idrogeologico e problemi di sicurezza idraulica).

Ponte CittadellaBene. Ce ne faremo una ragione. Soprattutto considereremo questo passo indietro, con il contentino dell’apertura del “Cittadella” in contropartita, la riprova dell’indecisione dimostrata – sul tema della sicurezza dalle alluvioni – in tutti questi quattro anni e mezzo di consiliatura. Sorridiamo, pertanto, quando si ribadisce che “potremo tornare ad andare in auto” sul ponte e che, finalmente “i lavori stanno per finire”. Ci mancherebbe ancora che non fosse agibile e che le varie imprese coinvolte ritardassero ancor di più le consegne. Si è voluto forzare la mano basandosi su una “riunione di gabinetto prefettizio” del gennaio 1995, a cui ha fatto seguito la scorciatoia dell’abbattimento dei tre ponti (quando solo il “Ferrovia” andava ricostruito), con la conseguente trasformazione del transito in città del fiume Tanaro pari ad un canale e ora “si vuole voltar pagina”.

Voltiamola pure ma, se si vuole essere credibili, facciamo tutte le pressioni possibili per avere un accettabile livello di sicurezza da prossimi eventi alluvionali.