Alessandria, il futuro in un totem (e nel car pooling) [Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
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Quasi un sogno. Arrivare ad Alessandria, nella centrale piazza della Libertà, parcheggiare e trovare a una manciata di metri una postazione multimediale dove si possono trovare “guide (grazie a filmati / immagini / audio) di carattere istituzionale, sportivo, culturale, storico e commerciale, oltre alla promozione di attività locali”. Il totem multimediale è uno strumento presente da anni in molte città italiane, è una presenza utile e discreta che grazie alla tecnologia facilita al massimo l’acquisizione di informazioni di base. E il totem ad Alessandria arriverà, visto che l’amministrazione comunale ha deciso di aderire alla proposta della società Publi Città di Nerviano (Milano), per “la fornitura, gestione e installazione di totem multimediale con annessi messaggi pubblicitari”. Installazione e manutenzione saranno a carico della società, mentre il Comune dovrà occuparsi dei contenuti. E qui ecco la sfida. Perché una installazione come questa funziona se il territorio, in questo caso il capoluogo, è interamente coordinato con le istituzioni, le associazioni di categoria, i soggetti che si occupano di promozione. Insomma, è una realtà che si parla e collabora. Quello che, invece, oggi accade ancora troppo poco e male.

Intanto Alessandria pensa a un’altra novità: il car pooling, l’auto di Carpoolgruppo. Ancora una volta è Palazzo Rosso a spingere verso questa soluzione di mobilità sostenibile. L’amministrazione comunale ha deciso di avviare una “preliminare indagine esplorativa del mercato al fine di poter effettuare valutazioni comparative dei preventivi di spesa forniti da diversi operatori economici interessati ad assumere l’incarico per il car pooling”. Il servizio prevede che una o più persone mettono a disposizione il proprio veicolo, eventualmente alternandosi nell’utilizzo, mentre altri contribuiscono con a coprire una parte delle spese sostenute. Una condizione fondamentale è che tutte le persone percorrono la stessa tratta nella stessa fascia oraria. La condivisione di auto fra privati funziona? L’Italia, secondo ‘Il Sole 24 Ore’, è terza nel business di BlaBlaCar dopo Francia e Spagna. Nel 2015 il viaggio medio “è stato di 320 chilometri, gli iscritti (età media 31 anni) sono per il 71 per cento lavoratori e per il 21 per cento studenti; sei “car pooler” su dieci vivono nel Nord Italia, e più in dettaglio il 20 per cento in Lombardia, il 12 per cento in Emilia-Romagna e l’11 per cento nel Lazio”. Il car pooling potrebbe funzionare ad Alessandria? Esiste un reale mercato locale fatto di pendolari che potrebbero cambiare in modo così radicale le abitudini? Chissà. Palazzo Rosso vuole comparare i preventivi di spesa degli operatori. Ma forse sarebbe utile capire cosa pensano i potenziali utenti, altrimenti anche questo sarebbe il solito esercizio autoreferenziale per dire che si è fatto tutto per l’ambiente e la sostenibilità però se le cose non vanno la colpa è solo dei cittadini. Verificare prima, no?