1) Al bisettimanale Il Monferrato. Nei giorni scorsi, esattamente venerdì 15 luglio, questa testata storica ha compiuto 145 anni. Ho iniziato a leggere Il Monferrato nel 2000, quando Casale Monferrato ha subìto una disastrosa alluvione: sono affezionata e fedele lettrice da ben sedici anni! I buoni rapporti con la redazione e con il direttore Pier Luigi Buscaiolo sono dovuti proprio al loro rispetto e collaborazione nei confronti di comuni cittadini impegnati in Comitati ed Associazioni fuori da ogni sorta di potere soprattutto partitico. Io sono una di quei cittadini che ha trovato sempre spazio quando ho voluto portare attenzione su situazioni di sicurezza ambientale. In un momento molto delicato per l’informazione, in cui il web sta soppiantando il cartaceo, Il Monferrato già nel 1996 si è affacciato in rete, e via via ha sviluppato contenuti e sezioni. In vent’anni ha pubblicato “digitalmente” i fatti monferrini, e da un anno offre la consultazione totalmente gratuita di tutte le pagine del giornale a partire dal 15 luglio 1871 ai giorni nostri. Un giornale che tiene unito il territorio con notizie che parlano della gente monferrina, perché i veri protagonisti del giornale sono i tanti lettori, soprattutto nell’edizione del venerdì, quando viene dedicato molto spazio alla rubrica “lettere&opinioni”, che significa dare voce ai senza voce. Il direttore dott. Buscaiolo con la sua redazione ha pensato di festeggiare questo importante traguardo con una iniziativa benefica: raccogliere fondi per migliorare le strutture dell’Ospedale Santo Spirito. In autunno sarà organizzato uno spettacolo al Teatro Municipale di Casale Monferrato. A questo proposito riporto una frase del direttore Buscaiolo: “Ci è parso giusto abbinare una piacevole serata a teatro ad una iniziativa di solidarietà… Per ora 145 grazie, uno per ogni anno de “Il Monferrato”, a tutti i nostri lettori”. Auguri Redazione, auguri Dott. Buscaiolo e un pensiero va anche ad un amico che non c’è più: Marco Giorcelli.
Voto: 10
2) Mi è stato chiesto: “perché tanti 2?”, ho risposto che “per certe situazioni pure 2 è troppo”. La scorsa settimana ho trattato uno strano modo di intendere l’asfaltatura delle vie e strade cittadine, in riferimento in particolare al Cristo. Una delibera di asfaltatura strade si dovrebbe intendere come un lavoro eseguito a regola d’arte e nella totalità, non con ‘rappezzi’, e lasciando possibilmente liberi i tombini di raccolta acque meteoriche: questa si chiama manutenzione corretta, ma si vede che non si usa più. Desidero però assegnare un bel 2 all’Ente che ha inviato “chissà chi” a sistemare il tombino “cratere” sul piazzale Pacto: così è stato definito in un articolo del quotidiano La Stampa di sabato 9 luglio dal titolo: “Cronista in piazza al Pacto”. Da tempo era stata segnalata la situazione dei tombini su tale parcheggio comunale, pure a pagamento. Due tombini ridotti in condizioni tali da creare problemi, e noi abitanti del quartiere siamo a conoscenza del fatto che i vigili avevano fotografato e segnalato a chi di dovere. Uno di questi crateri era stato transennato, e nessuno se ne è più occupato. Col passare del tempo le transenne sono sparite (d’altra parte erano sul percorso utile alle auto per entrare negli stalli a pagamento). Dopo l’articolo di sabato mi è stato segnalato dagli esercenti della Pacto che qualcuno mandato da “non si sa chi” ha gettato qualche palata di catrame alla “carlona” sul tombino, azzerandone il suo utilizzo per la raccolta delle acque meteoriche. Al contrario l’altro tombino vicino all’ingresso del parcheggio lato Di Vittorio è ridotto al punto che non riceve più acqua ed è male in arnese. Mercoledì 13 luglio ho fermato due vigili che stazionavano in zona e ho denunciato tale modo di eseguire i lavori. Hanno fotografato e cercheranno di comunicarlo, “ma non si sa” quale soggetto sia preposto: Comune o Amag Ambiente? Quindi: chi si deve occupare di questi lavori di manutenzione? Comune? Amag Ambiente? Chi ha la responsabilità di controllare imprese e operai?
Voto: 2
3) Alla Regione Piemonte e a chi ha responsabilità decisionali ed economiche nel risolvere (e con urgenza senza “menar il can per l’aia” come è stato fatto fino ad oggi e a distanza di 22 mesi) le attese soprattutto nel risarcimento o comunque dare risposte a imprese e privati per l’alluvione dell’ottobre 2014, e di conseguenza la difesa del suolo dai rischi idrogeologici/franosi, perché se nulla viene fatto è un cane che si morde la coda. Nei giorni scorsi la notizia: “Approvato all’unanimità l’ordine del giorno n. 683 a prima firma Walter Ottria (PD) che impegna la Regione Piemonte a “valutare” di destinare risorse per sistemare dal punto di vista idrogeologico il territorio piemontese”, e aggiunge Ottria: “sono particolarmente soddisfatto che i miei colleghi abbiano approvato l’Odg anche e soprattutto alla luce delle premesse dell’Assessore al Bilancio Reschigna, il quale ha garantito che la lotta al dissesto idrogeologico sarà uno delle quattro priorità a cui i Fondi PAR FSC saranno destinati». Il consigliere Ottria ha svolto il suo compito, ma forse non sa che il tutto cadrà nel dimenticatoio perché si fida dei suoi “capi”, io no! Conosco i “polli”! Sarebbe eccezionale che il tutto si avverasse e fosse velocizzato ma ci credo davvero poco, perché sono 22 mesi che stanno prendendo in giro pesantemente chi ha subìto ripetuti gravi danni: sia imprese che privati. Un impegno in politica quanto vale? Quanto un due di picche. Quello dei risarcimenti o risposte ai danneggiati 2014 è un iter che seguo da tempo per il Parroco di San Michele, quindi conosco le promesse e i silenzi, e le risposte negative e sconsolate dalla nostra Protezione Civile Comunale. Da un carteggio ricevuto dalla Regione via mail nel maggio 2015, estrapolo la parte interessante: “Per quanto riguarda i danni alle attività produttive con la legge n. 18/2015 che ha modificato la n. 38/78 è stato istituito un fondo, che probabilmente sarà gestito da Finpiemonte che prevede agevolazioni economiche destinate ad ovviare ai danni arrecati e a sostenere investimenti al fine di favorire le condizioni di continuità o di ripresa delle attività economiche”. Vedremo in che anno avverrà tale “miracolo”, nel frattempo comunico che anche gli alluvionati votano.
Voto: 3