Ondata di maltempo in provincia di Alessandria dove una grandinata con temporali accompagnati da forti raffiche di vento hanno messo a dura prova le colture della Val Cerrina.
Particolarmente colpita l’area del comune di Cerrina dove si sono abbattuti due temporali contemporaneamente: i chicchi di grandine hanno “imbiancato” le strade.
A farne le spese i vigneti: in particolare nelle zone di Montaldo e Piancerreto il 70% della produzione è compromessa.
Tutte le colture agricole pronte al raccolto sono state seriamente danneggiate: oltre al grano, pomodori, insalata, zucchine, prugne, albicocche e frutta in genere. Segni visibili sulle foglie delle piante di mais.
I tecnici Coldiretti Alessandria sono impegnati nella conta dei danni ma al momento è impossibile fare una prima stima.
“La grandine è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con effetti economici ed occupazionali. – afferma il presidente Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – Preoccupazione, dunque, nelle campagne che si trovano in piena stagione produttiva per cereali, frutta e verdure mature che gli agricoltori sono impegnati a raccogliere”.
Il repentino capovolgersi del tempo è una conferma dei cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.
Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio.
Intanto, da un’analisi della Coldiretti divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a giugno crollano i prezzi nelle campagne italiane: dal -26% per il grano duro al fino al – 16% per il latte su valori che non coprono i costi di produzione e spingono alla chiusura delle aziende agricole e delle stalle.
Se nel carrello della spesa per i consumatori i prezzi degli alimentari e delle bevande per i consumatori sono addirittura aumentati dello 0,2%, nelle campagne la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli insostenibili.
Le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole hanno provocato il crollo dei prezzi del grano su livelli di 30 anni fa e mettono a rischio il futuro della coltivazione in Italia.