“L’Iraq è un paese splendido e tormentato, di cui davvero ho finito per innamorarmi: ma ovviamente cerchiamo di raccontarlo con obiettività, e di spiegare la complessità di una situazione che è un intreccio di conflitti bellici, etnici, economici che attraversa non solo quel paese, ma un’area molto più vasta: meno lontana da noi di quanto si pensi, per le conseguenze che oggi sono comunque planetarie”. Elena Stramentinoli è una giornalista di PresaDiretta, la tramissione di Rai 3 condotta da Riccardo Iacona, che a settembre manderà in onda l’ampio reportage realizzato nel mesi di maggio nel Kurdistan iraqueno, ‘fino alle porte di Mosul’, la città dal 2014 in mano all’Isis, e attorno alla quale si sta sviluppando uno scontro ‘senza quartiere’.
Elena Stramentinoli, giovedì sera, sarà tra i relatori di La guerra in Presa Diretta, serata sul conflitto in corso tra Iraq, Siria e Turchia (Associazione Cultura e Sviluppo, dalle 19 alle 22), raccontato attraverso la voce di alcuni osservatori ‘sul campo’: oltre alla giornalista Rai, anche Rossella Miccio, responsabile dell’Ufficio Umanitario di Emergency, e Lucia Giusti, dell’Associazione Verso il Kurdistan.
“Siamo in fase di montaggio – precisa Stramentinoli -, e quindi ovviamente non potrò anticipare nulla del reportage, se non alcune foto, e se sarà già pronto e approvato dalla Rai un breve promo: ma sarà certamente l’occasione per raccontare un’esperienza intensa e profonda, e spero anche di confrontarci con il pubblico, da cui sarei lieta arrivassero stimoli e domande”.
In questo momento in Siria e nel nord dell’Iraq si sta combattendo una guerra che sta producendo morti e distruzione e le cui conseguenze ed interessi oltrepassano i confini locali per investire l’Europa e le superpotenze. Dentro a questa guerra c’è la questione dell’integralismo islamico, l’offensiva contro la primavera araba e la non risolta questione del popolo curdo. A causa di questa guerra ci sono uomini, donne e bambini obbligati alla fuga, molti dei quali si trovano costretti a bussare alle porte dei nostri confini.
La serata alessandrina punta a raccontare quello che sta realmente succedendo sul campo di battaglia, attraverso la testimonianza di tre donne che sono state e sono ‘testimoni oculari’.
“Con il nostro reportage – sottolinea Elena Stramentinoli – cerchiamo di raccontare cosa sta succedendo in Iraq, come è nato l’Isis, e soprattutto come si vive oggi, in tempo di guerra, ad Erbil, che è un po’ la capitale del Kurdistan, a nord dell’Iraq: anche se ad oggi non è uno stato indipendente, ma dipende dal governo centrale di Baghdad. Tutti sappiamo bene che Saddam Hussein era un dittatore, ma è evidente che, dopo di lui, l’Iraq è esploso, con un conflitto tra Sciiti e Sanniti, e contemporaneamente la richiesta del popolo kurdo di una maggiore autonomia: e si dice che si stia preparando un referendum per tentare di arrivare all’indipendenza da Bagdad per via democratica”. Ovviamente, dato il contesto di estrema precarietà e sconto bellico, si tratta di uno scenario in costante evoluzione, che la serata alessandrina illustrerà nel suo divenire.
E. G.