Morte e misteri all’Atc [Controvento]

Atc via Maggiolidi Ettore Grassano

 

La storia sembra uscita dritta dalla penna del grande scrittore Giorgio Scerbanenco, o di qualche suo valente epigono, magari alessandrino.

L’ex direttore dell’Atc di Alessandria, Riccardo Sansebastiano, attualmente sospeso nell’ambito di accertamenti in corso su consistenti ‘ammanchi’ scoperti dalla società di consulenza Deloitte ‘spulciando’ i bilanci dell’ente, viene trovato morto in un appartamento nei palazzi in zona Cristo (via Maggioli) che ospitano le case popolari della stessa Agenzia Territoriale per la Casa (ma quell’alloggio non sarebbe di proprietà Atc: si rimane in attesa di sapere a chi è intestato), a quanto pare “legato con manette e catene (al collo) a un palo della mansarda”.

Ci sarebbe una donna indagata, buona conoscente dell’uomo deceduto, e si tratterebbe in sostanza di un privatissimo incontro erotico finito malamente.

Nessun legame, insomma, con l’inchiesta citata, nonostante da martedì mattina ad SansebastianoAlessandria non si parli d’altro, con un rincorrersi di voci e supposizioni di ogni tipo.

Sacrosanto, di fronte ad una simile vicenda, l’esercizio della pietas, cristiana o laica che sia. E anche lasciare che siano gli inquirenti a fare, pienamente e fino in fondo, il loro lavoro, sgomberando il campo da qualsiasi dubbio di sorta. Perchè dubbi, sia chiaro, non ne devono rimanere, e i cittadini, a partire dai tanti poveri cristi in attesa di una casa popolare, hanno pieno diritto a conoscere tutti i risvolti della vicenda. E soprattutto di quella antecedente, che non deve essere seppellita insieme allo sventurato protagonista del fattaccio di cronaca del giorno, destinato a caratterizzare l’estate alessandrina del 2016.