10 a Maurizio Fava, cittadino libero e attivo: la sicurezza invece è sempre da 2! [Le pagelle di Gzl]

Fava Mauriziodi Graziella Zaccone Languzzi

 
1) A Maurizio Fava: non ho avuto modo di conoscerlo personalmente (fino ad ora), ma da anni tramite il web conosco il suo impegno civico in molte situazioni ambientali che ci riguardano. Questo signore ha un curriculum personale di tutto rispetto, e dai suoi scritti si evince che non scende a compromessi di nessun genere: che è una qualità che io apprezzo nelle persone. Ho deciso di assegnargli questa pagella dopo aver letto un suo commento su Facebook in merito alla triste vicenda di Dacca che ha portato ad una morte terribile nove italiani. Perché il commento del Dott. Fava mi ha colpito? Perché contiene esattamente il mio pensiero sull’accadimento che dopo il primo impatto di orrore, il ragionamento va oltre i sentimenti di pena e di dolore per le vittime. Copia e incolla da Facebook: “Maurizio Fava 04-07- ore 08,35 – OGGI SI PIANGONO ALTRI MORTI. Morti di terrorismo e speculazione. Morti di delocalizzazione. Il governo piange in TV, come MAI ha fatto per i suicidi da disoccupazione e da crack bancari, o per i morti da cancro dei disastri ambientali. Con le lacrime agli occhi, mi permetto un appunto: mentre tante fabbriche che davano lavoro in Italia sono state chiuse e trasferite nei paradisi del lavoro nero e a basso costo e dello sfruttamento minorile (chiedere a Biella e Como, per il tessile, o nelle Marche e in Friuli per gli elettrodomestici, e ovunque in Italia per ogni tipo di PRODUZIONE, dai calzini alle automobili) L’INDUSTRIA DELLE ARMI va alla grande. E il “terrorismo” usa quelle, mica roba di fabbricazione propria… chissà perchè e chissà chi gliele vende.” Al commento, che condivido pienamente, vorrei aggiungere: il nostro Stato pari ad una sanguisuga, è colpevole della fuga di imprese che non hanno più sopportato gli eccessi sul costo del lavoro, tasse, burocrazia. E i nostri imprenditori che hanno portato capitali, talenti e lavoro in quei paesi oggi vengono ripagati in questo modo. Questo è il futuro che li attende e che ci attende: una roulette russa per tutti.
Voto: 10

 
2) Finalmente sono state deliberate le asfaltature delle vie cittadine: ma Via San Giacomo Cristo 1è così che si asfalta una via per risanarla? Dal Cristo ho ricevuto segnalazioni da conoscenti che parlano di asfaltature che sono ‘rattoppi’: solo spezzoni di vie sugli scavi del tracciato del teleriscaldamento, e non asfaltatura completa. Agli inizi di giugno si legge sul sito del Comune di Alessandria tale delibera: “Si comunica che, lunedì 13 giugno, inizieranno i lavori di asfaltatura al quartiere Cristo, nelle seguenti vie: via Moisa (tratto compreso tra via Campi e passaggio livello) – via Gandolfi – via Vassallo – via Bonardi – corso Carlo Marx (unica corsia, nel tratto compreso fra via Bonardi in direzione via Maggioli, lato dx) – via S. Giacomo (tratto compreso fra via Casal Cermelli e via Carlo Marx) – via Maria Bensi (tratto compreso fra via Casal Cermelli in direzione via Mario Maggioli fino all’incrocio con via Gandolfi) via Maria Bensi (incrocio via Vassallo – via Bonardi) – via Simonini – piazza Zanzi – c.so Acqui (incrocio con via Casalbagliano). I lavori potrebbero determinare restringimenti di corsia e chiusure parziali e temporanee della viabilità”. Qui finisce il testo della Delibera. Conclusi i lavori al Cristo e ad oggi a distanza di circa un mese mi viene fatto notare che solo una percentuale di asfaltatura su ogni via è stata completata, e solo dove è passato il teleriscaldamento. Ad es.: via San Giacomo prosegue oltre via Casal Cermelli, quindi non è stata asfaltata in toto. Via Simonini solo sul tracciato del teleriscaldamento come piazza Zanzi e via Bonardi. A conferma mi si segnala che su via Remondino dovendo passare col teleriscaldamento su una striscia di prato si è asfaltata pure quella. Quindi asfaltatura non è rattoppo o “fette” di asfalto. Le domande a me poste sono: da chi sono stati effettuati tale rattoppi? Dalla ditta del teleriscaldamento che è privata con “delibera” comunale, o dal Comune a sanare il percorso del teleriscaldamento?
Voto: 2
Polizia 23) Ritorno sulla mancanza di sicurezza urbana reale e non “percepita”. Continua l’invasione o esodo epocale umano o pseudo umano perché senza un corretto controllo. Nessuno sa chi si cela dietro ad ogni individuo che ci viene imposto tramite le prefetture, e che i nostri amministratori continuiamo a accogliere: le cosiddette “risorse”. Nel contempo si continua a leggere notizie di atti di micro-criminalità effettuati da delinquenti pluri-denunciati, irregolari non solo a casa nostra ma su tutto il territorio nazionale, e rilasciati puntualmente a piede libero. I nostri parcheggi, tra cui cui il piazzale Belinguer (zona ospedali) sono ‘gestiti’ da bande di delinquenti talmente potenti che si fanno un baffo delle autorità e delle forze dell’ordine locali. Pelandroni, perdigiorno, mantenuti di cui non si sa nulla girano per le strade e nei giardini pubblici, incrementando spaccio e prostituzione. Se crediamo di uscirne ce lo possiamo scordare. Il “manico piramidale” per gestire un po’ di ordine deve provenire da: Ministero dell’Interno – Prefetture – Regioni – Comuni. Ma si è letto nei giorni scorsi che anche chi ricopre un incarico importante utile e produrre qualcosa di corretto a salvaguardia della popolazione italiana, Angelino Alfano ministro Interni, ha anche lui i suoi “family scheletri” usciti alla luce dai suoi armadi. Tale ministro può raccontare ciò che vuole, ma quando c’è fumo c’è arrosto, e sarebbero opportune le sue dimissioni per la totale incapacità dimostrata nel difendere i confini del Paese e la nostra sicurezza, i cittadini italiani e le stesse Forze dell’Ordine. Si evince però che questi potenti personaggi sono in altri affari affaccendati. La mia speranza è che Alfano sia obbligato a mollare “l’osso” dall’enorme potere che gli è stato generosamente concesso da Renzi, al pari di altri ministri di questo strano governo. Auspico un nuovo ministro, una rotazione nelle prefetture e un controllo a tappeto sulla legittimità di quelle organizzazioni nate come i funghi per gestire il business immigrati: detti anche “risorse”, e del resto per qualcuno lo sono realmente.
Voto: 2