La catena Carrefour protrae ancora la volontà di estendere l’orario di apertura di alcuni punti vendita in Italia, trasformandoli in negozi aperti 24 ore su 24.
Da venerdì 1 luglio anche il Carrefour di Tortona applicherà il nuovo orario, che arriva come una doccia fredda.
Come UILTUCS non possiamo che comprendere le preoccupazioni dei lavoratori davanti a una realtà nuova per l’intero Paese, figuriamoci per una cittadina di provincia come Tortona. Ci chiediamo se è davvero il caso, se l’estensione del servizio sia realmente necessaria, credendo che le abitudini dei consumatori non cambieranno, ma certamente lo faranno le conseguenze di questa introduzione, come il rischio di creare degli squilibri tra lavoratori.
Carrefour motiva la novità “Per essere sempre più vicini alle esigenze ed i bisogni dei nostri clienti!”, come dice uno slogan, ma chi pensa ai lavoratori?
La catena dovrà infatti assumere lavoratori precari con contratti non adeguati.
Crediamo che questa scelta, portata avanti con ostinazione dall’azienda anche sull’esercizio commerciale tortonese, sia una strategia che non porterà alcuna ricaduta positiva né sul fatturato e nemmeno, purtroppo, sul fronte occupazione e aumenti salariali.
Che prezzo avrà questa nuova strategia sui lavoratori? Già si prospettano turni massacranti e ripercussioni pesanti sulla vita privata dei dipendenti e delle loro famiglie. Ricordiamo che da mesi, con ripetute iniziative, scioperi e manifestazioni, rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale, respinto proprio da rappresentanti della Grande Distribuzione.
Il territorio non ha bisogno di questo servizio e non è trascurabile anche il fronte sicurezza.
Abbiamo già fatto una richiesta di incontro all’azienda per avere risposte e tutele per i lavoratori.
Maura Settimo
Segretario territoriale UILTUCS Alessandria