Milleduecento abitanti, un castello ormai in rovina, i cui ruderi rammentano gli antichi fasti del borgo, e l’attuale decadenza. Con fogne che non funzionano, frequenti allagamenti delle strade del paese, e una connessione Internet anni Novanta, “a 640 kb, e con costanti cadute di linea”.
Goccia che fa traboccare il vaso: l’altra sera, in consiglio comunale a Palazzo Rosso, di affrontare la questione allagamenti e fogne di Casalbagliano (più volte segnalata dal comitato costituitosi già da tempo, e oggetto di attezione da parte del consigliere del Movimento 5 Stelle Domenico Di Filippo, e del giovane esponente del centro sinistra Simone Annaratone) non c’è stato tempo.
“Ma noi di farci prendere in giro da questa classe politica siamo davvero stanchi – sbotta Marco Piacenza, uno dei promotori del comitato civico -, e non si illudano che ci fermiamo”.
La vita, a Casalbagliano, è in effetti a quanto pare sempre più dura, almeno nella sintesi dello stesso Piacenza: “allagamenti dovuti ad una fognatura vecchia di almeno 50 anni: la piazza del castello (ma di piazza non ha assolutamente nulla, in quanto è un ghiaione mal gestito di proprietà comunale) è la causa di questi allagamenti per una pendenza verso le abitazioni, e non possiede neppure un pozzetto per le acque. Ma aggiungiamoci pure che a Casalbagliano la viabilità è insicura, non esistono più scuola, farmacia e posta, i collegamenti viabili con Alessandria sono stati dimezzati, Internet rimane un sogno mentre ad abbondare solo solo i furti, e la mancanza di controllo da parte delle forze di polizia”.
Benvenuti a Casalbagliano dunque, ‘periferia fantasma’ alessandrina, a 3 chilometri in linea d’aria da Palazzo Rosso: dove altri fantasmi sembrano puntare tutto su un nuovo ponte delle meraviglie, mentre addirittura da una fiera di settore viene segnalato un premio ‘all’innovazione tecnologica per il nuovo tour virtuale della Pinacoteca’.
Ma non fatelo sapere agli abitanti di Casalbagliano, please: potrebbero ‘prenderla’ male.
E. G.