Basta fare un giro nell’Acquese per scoprire che il nostro è un territorio (anche) per stranieri, meta di flussi turistici provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada, dal Regno Unito, dalla Germania, dal Nord Europa e dalla Nuova Zelanda.
Domenica scorsa si è celebrata la decima giornata nazionale dell’agriturismo e la CIA (Confederazione italiana agricoltura), con un tour attraverso quattro aziende, ha dato l’opportunità di conoscere e scoprire realtà che valorizzano il territorio.
“E’ stata messa in mostra la ricchezza dell’offerta delle nostre strutture presenti in tutto il territorio – ha spiegato ‘Turismo verde’, associazione degli agriturismi della Cia – dai laboratori didattici ai mercati contadini, dalle attività sociali a quelle sportive, dalla valorizzazione del tempo libero ai prodotti biologici e biodiversi”.
Ognuna di queste realtà è un esempio di investimenti e di recupero di antichi edifici e anche di miglioramenti. Le realtà imprenditoriali, infatti, dimostrano di volere crescere e di volere aprirsi sempre di più al turismo straniero: dalla doppia lingua per dare informazioni alla sinergia tra territorio e ristorazione.
Il tour è iniziato da Cascina Marcantonio, agriturismo recentemente ristrutturato in una terra a metà tra le Alpi e il mare. Sulla cima di una collina dell’Acquese, circondata da vigneti, la cascina ha una storia antica. La struttura è ricavata da un antico edificio di fine Ottocento, ed è guidata da Guido Rapetti e dai suoi genitori, addetti alla cucina, rigorosamente della tradizione contadina.
L’agriturismo ha otto stanze, tutte con mattoni a vista o in pietra in una combinazione dal sapore antico.
Dall’amore ore il vino nasce, invece, Podere Luciano dove Marina e Guido, da circa dieci anni, accolgono gli ospiti in appartamenti circondati da due ettari di vigneti.
Le uve sono tutte di produzione naturale, senza lieviti selezionati, sono “l’espressione del territorio che non significa solo terra ma anche aria, acqua, fiori e piante”. Le vigne non vengono trattate con erbicidi o fungicidi di sintesi e, quindi, subiscono variazioni nella struttura in relazione all’andamento climatico.
Guido, fabbro e artigiano, arricchisce il podere con le sue opere e sta realizzando grandi panchine per la Strada Astesana, sulla strada del vino, affinché “aiutino gli adulti a guardare il mondo con gli occhi dei bambini”.
Costa dei platani, bed & breakfast con cantina, ha origini più recenti. Marco e Silvia capitano nell’Acquese da Novara nel 2009. si innamorano del territorio, comprano un cascinale e lo ristrutturano, ampliandolo e aprendo l’agriturismo.
L’edificio, senza barriere architettoniche e che accoglie anche gli amici a quattro zampe, ha sei camere dedicate ai grandi personaggi della letteratura mondiale che, nelle loro opere, hanno citato il vino. Ecco quindi le stanze ‘Dante’, ‘Goethe’, ‘Manzoni’, ‘Neruda’, ‘Hemingway’ e ‘Shakespeare’.
Testimone del valore della tradizione è ‘Il Campasso’ di Strevi di Alessandro e Michela, campana, compagni nella vita e nel lavoro. Galeotta fu una bottiglia di Brachetto d’Acqui; propongono una fusione tra i piatti della tradizione piemontese e quella campana con vini di produzione locale e pasta, pane e focaccia fatta in casa.
L’agriturismo organizza, inoltre, ‘Il laboratorio di Sara e Giulia’ rivolto ai bambini delle scuole materne, che nasce “dal volere trasmettere il rispetto per la campagna, per il cibo e come, con pochi ingredienti che la terra dona, quante cose si possono realizzare.
Il laboratorio segue anche la raccolta dell’uva, la semina, e la raccolta delle verdure.
I bambini, in qualsiasi periodo dell’anno, possono svolgere attività all’interno del laboratorio, per la lavorazione della pizza, del pane e dei biscotti.