Dell’esercito ad Alessandria non c’è nessun bisogno: le forze dell’ordine hanno il pieno controllo del territorio, e i delitti commessi sul territorio sono, da anni, in calo costante.
Questa la sintesi della risposta del Prefetto, Romilda Tafuri, alla lettera ufficiale recapitatale nei giorni scorsi dal sindaco di Alessandria, Rita Rossa.
Ecco, di seguito, il testo ufficiale della comunicazione diffusa giovedì dalla Prefettura.
Il Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, ha presieduto in data odierna, a Palazzo del Governo, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di Polizia (Questore, Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e rappresentante del Corpo Forestale dello Stato) e il Sindaco di Alessandria, Rita Rossa, avente ad oggetto la situazione della sicurezza pubblica nel territorio di Alessandria, convocato a seguito di una richiesta in tal senso avanzata dal Primo Cittadino del Comune capoluogo.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato che i dati relativi ai delitti commessi nel territorio di Alessandria nei primi cinque mesi del 2016, raffrontati con quelli degli ultimi sei anni, evidenziano un costante calo, di quasi il 25% rispetto all’analogo periodo del 2011, ed una diminuzione del 3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; ad esempio, i danneggiamenti denunciati da gennaio a maggio del corrente anno presentano un trend di forte, e soprattutto costante, diminuzione rispetto all’identico periodo del 2011, con una riduzione del 47%.
Tali dati assumono maggior rilievo in considerazione della sempre più efficace attività di Polizia Giudiziaria svolta dalle Forze dell’Ordine che, a fronte del progressivo calo dei delitti commessi, ha registrato invece un aumento dei reati scoperti, passati dall’8,3% del 2011 al 12,9% del 2016, tra i quali si evidenziano, a titolo esemplificativo, alcuni recenti episodi che hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, come la rapina ai danni di una famosa giornalista e l’esplosione di numerosi colpi di pistola contro la saracinesca di un esercizio commerciale nel quartiere Cristo.
Pur sottolineando la valenza oggettiva di tali dati, grande attenzione è stata prestata alla percezione di insicurezza dei cittadini – talvolta enfatizzata da casi di degrado o specifici episodi di microcriminalità – che il Sindaco di Alessandria ha voluto sottoporre all’attenzione del Comitato.
Allo scopo, quindi, di fornire risposte alle preoccupazioni sopra indicate, a seguito di un confronto con tutte le componenti interessate è stata stabilita un’ulteriore intensificazione delle azioni di prevenzione e di controllo del territorio, da realizzarsi, come da prassi consolidata, in piena sinergia e collaborazione tra le diverse Forze di Polizia e con il concorso della Polizia Municipale, anche tramite la pianificazione di aggiuntivi e specifici servizi assicurati con il concorso del Reparto Prevenzione Crimine di Torino.
Particolare importanza, nel processo sinergico teso allo sviluppo di un sistema di sicurezza ancor più efficace, assume il sistema di videosorveglianza cittadino, in relazione al quale è stata sottolineata la fondamentale importanza di mantenere in costante efficienza le telecamere già esistenti.
A tale riguardo, il Sindaco di Alessandria ha assicurato che saranno riattivate tutte le telecamere della città attualmente non funzionanti entro due mesi, e che verrà poi ulteriormente implementato il sistema di videosorveglianza cittadino.
E’ stata, peraltro, esaminata la possibilità di coinvolgere in via sperimentale anche i presidi di vigilanza sussidiaria, quali gli istituti di vigilanza privata, in attuazione del progetto denominato “Mille occhi sulle città”, sottoscritto nel 2010 tra il Ministero dell’Interno, l’ANCI e le associazioni rappresentative degli istituti di vigilanza, che dovrà essere naturalmente adattato alle specifiche necessità ed esigenze del territorio alessandrino.
Per quanto concerne l’invocato intervento dell’Esercito, si è fatta presente l’impossibilità di ricorrere a tale supporto in quanto, come previsto dall’operazione “Strade Sicure”, destinato a specifici compiti legati a particolari esigenze di sicurezza individuate in altri contesti.
Peraltro, non è stato ritenuto utile ricorrere ad iniziative quali il c.d. progetto “Controllo del vicinato” o simili poiché il territorio alessandrino, caratterizzato da un notevolissimo senso civico della popolazione, non necessita di iniziative quali quella in questione, in quanto la cittadinanza provvede costantemente a segnalare alle Forze dell’Ordine situazioni ritenute sospette, evidente dimostrazione di una comunità attenta, partecipe e solidale.
A tale proposito, si rinnova l’invito a far pervenire alle Forze di Polizia qualsiasi utile informazione, quale fondamentale contributo alla tutela partecipata della sicurezza urbana.
I presenti hanno infine convenuto di reincontrarsi entro la fine di luglio, per aggiornamenti e valutazioni.