«Ancora una volta sono costretto a tornare sul tema della linea ferroviaria Acqui – Ovada – Genova – è questo il preambolo di Walter Ottria (PD) nell’illustrare la nuova interrogazione all’assessore regionale ai trasporti Balocco -; purtroppo, con l’introduzione del nuovo orario ferroviario estivo, la situazione anziché migliorare è peggiorata e le storiche (numerose) problematiche si sono ulteriormente acuite negli ultimi giorni».
«L’insostenibile allungamento dei tempi di viaggio – per percorrere i 60 km della tratta occorre oltre 1 ora e 45 minuti a causa del trasbordo obbligatorio che i pendolari di 16 treni sui 26 della tratta, devono affrontare alla stazione di Genova Sampierdarena – , il sovraffollamento delle carrozze e una comunicazione carente sia dal punto di vista dei monitor di stazione che da quello della messaggistica vocale, rende il viaggio su quella direttrice un vero incubo; la situazione è ormai oltre al limite della sopportazione».
«La mia richiesta all’Assessore Piemontese è semplice – conclude Ottria – : tendendo in opportuna considerazione il fatto che la nostra Regione non abbia alcun potere concreto su quella linea, che è gestita dalla Regione e da Trenitalia Liguria, è necessario però che si aumenti la pressione sui due enti liguri; occorre a mio avviso alzare la voce ed è opportuno che l’Assessorato piemontese agisca con maggiore determinazione verso i liguri al fine di tutelare maggiormente i pendolari piemontesi della linea».
Durante la sua risposta, Balocco ha affermato che i disagi ulteriori saranno limitati all’estate e che i lavori che li originano termineranno certamente prima dell’inizio delle scuole; nell’immediato si è sincerato che Trenitalia agisca al fine di migliorare la coincidenza a Genova Sampierdarena, in modo da evitare sia l’affollamento sui treni sia che questi partano senza i pendolari per Acqui e Ovada. Il confronto con la Regione Liguria affinché i pendolari piemontesi possano avere qualche miglioramento nel loro quotidiano e ha garantito un incontro nell’autunno, alla presenza del Comitato Pendolari e degli amministratori locali interessati, al fine di tentare un accompagnamento più razionale alla compilazione del nuovo orario invernale, sempre nei limiti delle competenze regionali piemontesi.