I sogni a metà di un capoluogo [Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
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Da giugno a novembre la Regione Piemonte organizza cinque incontri su tutto il territorio regionale rivolti a istituzioni, associazioni, professionisti, operatori culturali e amministrazioni locali per “definire insieme una visione di lungo periodo sul ruolo strategico della cultura in Piemonte”.

Dopo Cuneo, il secondo incontro è in programma il 30 giugno e primo luglio ad Alessandria e riguarda i territori di Asti e Alessandria. Appuntamento nel foyer del Teatro comunale di Alessandria per la prima giornata riservata agli addetti ai lavori e, il giorno dopo, nella Sala Ferrero per l’incontro pubblico e il confronto con il sistema economico e produttivo locale. Una ‘due giorni’ cui il sistema alessandrino porterà un significativo contributo di idee e progetti.

L’iniziativa della Regione poteva essere ospitata nel magnifico teatroTeatro-comunale-Alessandria Alfieri di Asti invece è stata scelta Alessandria con il suo teatro aperto a metà e spazi un po’ approssimativi a disposizione. La speranza è che l’amministrazione comunale vada oltre i proclami dal sapore celebrativo e propagandistici e superi la visione localistica che, per esempio, ha fatto definire dall’azienda speciale Costruire Insieme un buon risultato gli ingressi registrati al Marengo Museum nei giorni della rievocazione: “Il Museo domenica 12 giugno ha visto 47 visitatori paganti e 5 ad ingresso gratuito, e martedì 14 giugno ne ha contati 62, giunti anche dalle vicine province”. L’ingresso del 14 era gratuito. Il rischio è che altrimenti la città resti un sogno a metà, divisa fra cantieri, progettualità inespressa, qualche dehor, molte idee e poca concretezza. E qualche mezzo blindato dell’esercito che pattuglia le strade.