“Il sindaco di Alessandria Rita Rossa invoca l’esercito dopo la maxi rissa in centro della scorsa settimana. Peccato che da parte del primo cittadino si tratti solo di una messa in scena per tranquillizzare una parte della cittadinanza. I più accorti sanno già che – in casi simili – l’esercito può intervenire solo affiancato da 112 e 113, non avendo le potenzialità di azione attribuite alla “Polizia Giudiziaria”.
L’appello ‘pro esercito’ di Rita Rossa per riportare Alessandria a livelli di sicurezza accettabili ha già avuto vasta eco anche oltre i confini provinciali, tanto che a commentarlo (non proprio positivamente) è Mirko Busto, parlamentare vercellese del Movimento 5 Stelle.
“Per trovare una soluzione occorre cambiare punto di vista e approfondire non solo lo stato della microcriminalità alessandrina, ma anche le condizioni sempre più precarie in cui sono costrette a operare le forze dell’ordine. Cosa ci si può aspettare da una politica che per anni non ha fatto altro che tagliare fondi?
Per le nostre forze dell’ordine non ci sono macchine, c’è poca benzina, le divise sono vecchie, l’equipaggiamento è scarso e talvolta pericoloso perché datato, gli stipendi sono da fame con monte ore degli straordinari bassi, contratti e turn over sono bloccati”.
“Inoltre – continua Busto – ha davvero dell’incredibile che il sindaco Pd Rossa mostri sdegno poiché gli autori di atti criminali tornano liberi dopo poche ore dai fatti commessi. Infatti, tutto questo è possibile proprio grazie al Pd di Renzi e alla sua legge “tenuità del fatto”, introdotta a marzo 2015 e di cui iniziamo a vedere i disastrosi effetti sulla nostra stessa pelle di cittadini. Questo e i passati governi non hanno fatto altro che riempirsi la bocca di parole come sicurezza e tutela dei cittadini, per poi privatizzare o precarizzare le risorse dedicate alla sicurezza pubblica. Basti pensare all’ultima Legge di stabilità attraverso la quale sono stati stanziati cospicui fondi per interventi straordinari come prevenzione del terrorismo o Giubileo e una misera mancia di 80 euro al mese per chi, come il personale delle forze di polizia, delle forze armate e delle capitanerie di porto, rischia la vita ogni giorno per proteggere il nostro Paese.
Come ho già chiesto ad alcuni sindaci pro-esercito del vercellese, chiedo anche a Rita Rossa un atto di onestà e coerenza: stracci la tessera di partito e torni a essere un primo cittadino al servizio della comunità, denunciando i disastri della vecchia politica e del marketing renziano. Questo Governo, come i precedenti, continua a togliere mezzi, fondi e dignità a chi ha il compito di proteggerci. Con i risultati che purtroppo possiamo vedere tutti”.