Nella domenica del ballottaggio per le amministrative, la dichiarazione del sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, pare un fulmine a ciel sereno. Dalle pagine dei quotidiani, infatti, il primo cittadino del capoluogo lamenta la scarsa sicurezza che si respira nella città, e si dice pronta a chiedere l’intervento dell’esercito per combattere l’emergenza della microcriminalità che da anni attanaglia Alessandria.
“Siamo divertiti e sorpresi di leggere una simile posizione da parte del sindaco Rossa – commenta Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont – soprattutto dopo che, per anni, le politiche del Partito Democratico, cui la Rossa appartiene, hanno favorito a livello locale, regionale e nazionale un’accoglienza indiscriminata e pericolosa. Si è creato un conflitto sociale insostenibile, una guerra tra poveri per i diritti sociali e, cosa gravissima, un enorme problema di sicurezza”.
A conferma delle parole di Molinari, anche la notizia dell’ormai prossima apertura del nuovo hub-centro di accoglienza, voluto da Sergio Chiamparino, a Castello d’Annone, a pochi chilometri dalla città. “Alessandria sta vivendo da anni un clima di insicurezza insostenibile: da anni la Lega Nord dà voce ai timori e ai disagi della cittadinanza, che paga sulla propria pelle le pessime scelte del proprio primo cittadino. Solo un dubbio sorge spontaneo: è davvero singolare che Rita Rossa se ne sia resa conto soltanto ora. Il risveglio dal sonno dell’ideologia è un caso o una curiosa coincidenza con il ballottaggio in cui è coinvolto il suo amico Fassino e con le elezioni che, tra un anno, riguarderanno anche lei?”