Le peculiarità di “Alessandria Barocca e non solo…” sono state presentate venerdì mattina nel corso di una conferenza stampa presso la suggestiva Sala Convegni di Palazzo Cuttica ad Alessandria da Daniela Demicheli — Direttore Artistico del Festival “Alessandria Barocca” e Direttore della sede operativa piemontese dell’Associazione Pantheon, organizzatrice del Festival — da Marcello Bianchi — violino di spalla de “L’Archicembalo”, ensemble barocco ospite del Festival — e da Vittoria Oneto quale Assessore comunale ai Beni e Politiche Culturali di Alessandria.
L’edizione 2016 si propone come “evoluzione” dell’originario progetto “Alessandria Barocca” (nato nel 2010) e, oggi come allora, il desiderio dei promotori è innanzitutto quello di offrire all’ascolto alcuni fra i più importanti e amati brani della storia della musica, con esecuzioni di alto livello artistico che elevino ulteriormente la fruizione e la consapevolezza della musica classica. Il tutto, cercando di raggiungere pubblici sempre più vasti e con una particolare attenzione al repertorio cameristico nelle sue varie declinazioni strumentali e vocali.
Da qui, l’idea di creare una serie di incontri in cui presentare ed eseguire, accanto a celeberrimi capolavori della musica classica, anche brani meno frequentemente eseguiti per particolarità di destinazione strumentale o perché “destinati” dalla storia ad un’incomprensibile minor fama.
Il positivo riscontro di pubblico e critica ottenuto dalle prime sei edizioni del Festival e le numerose richieste di ampliarne l’offerta hanno incoraggiato la Direzione artistica del Festival a sviluppare l’idea di un allargamento della proposta musicale sia in termini quantitativi, sia in termini di varietà nel repertorio presentato, attinto da un periodo della storia della musica ancora più vasto.
Per questo, il fil-rouge delle sei stagioni concertistiche, si è presentato cronologicamente con le seguenti declinazioni: “Omaggio a Vivaldi (I)”, “Omaggio a Vivaldi (II)”, “Vivaldi e Venezia”, “L’età di Bach e di Haendel (I)”, “1714–2014” e le proposte musicali del Festival — divenuto dal 2015 “Alessandria barocca e non solo…” — si sono “sdoppiate”, affiancando al percorso dedicato al repertorio barocco un nuovo filone relativo alla grande musica dal classicismo al ‘900. I due grandi temi conduttori della sesta edizione sono infatti stati: “L’età di Bach e di Haendel (II)” e “Il grande repertorio solistico-cameristico da Beethoven al ‘900 (I)”.
La programmazione dell’edizione 2016 si dipana in un arco temporale da giugno a novembre 2016, prevedendo la realizzazione di 10 concerti sul territorio di Alessandria e provincia collegati, ove possibile, anche ad eventi locali di rilievo storico–culturale.
Nella scelta del repertorio di quest’anno si ha un ulteriore ampliamento e arricchimento delle esperienze d’ascolto declinate con nei seguenti ambiti tematici: “Dai fasti barocchi alle soglie del classicismo in Italia ed in Germania” e “Il grande repertorio solistico-cameristico da Beethoven al ‘900 (II)”.
Più specificamente, per quanto riguarda il primo ambito tematico (“Dai fasti barocchi alle soglie del classicismo in Italia ed in Germania”), l’attenzione è dedicata all’ascolto di composizioni del periodo Barocco quale epoca musicale compendiata emblematicamente nei nomi di Bach, sommo rappresentante del barocco tedesco e Vivaldi, indiscusso simbolo del barocco italiano.
Ampio rilievo sarà dato pertanto a questi grandi Maestri, protagonisti di un’epoca.
Oltre a celeberrimi capolavori come i Concerti di J. S. Bach per per due e tre violini, archi e clavicembalo, e le Suites orchestrali, sono in programmazione i concerti e le Sinfonie per archi e basso continuo di Antonio Vivaldi — di cui L’Archicembalo, ensemble barocco ospite del Festival ha recentemente registrato un CD, edito da Tactus (indicato dalla critica di settore come «una delle migliori registrazioni vivaldiane degli ultimi anni») — così come le celeberrime “Quattro stagioni”, i Concerti per due violini, archi e cembalo del Maestro veneziano, accanto ad altri pregevolissimi brani di scuola italiana e tedesca.
Relativamente al secondo ambito tematico (“Il grande repertorio solistico-cameristico da Beethoven al ‘900”), l’attenzione si sposta sia al grande repertorio romantico — in cui il pianoforte si esprime come strumento principe a cui i più grandi compositori dell’epoca dedicarono opere immortali — sia alla musica del ‘900, intesa come “colonna sonora” della vita di molti, con celeberrimi temi da film, tanghi argentini e tutto quel repertorio che indiscutibilmente risveglia nell’ascoltatore un personalissimo percorso emozionale, basato su ricordi, sensazioni, emozioni vissute.
Gli strumentisti sono scelti prevalentemente fra le eccellenze presenti sul territorio (considerando anche come la presenza di alcuni musicisti di fama internazionale di origine alessandrina e piemontese possa essere ancora più valorizzata nella nostra zona…). Ad essi si affiancheranno, nell’ottica di favorire sinergie che amplifichino la portata culturale del progetto, altri nomi di rilievo, provenienti da diverse aree geografiche.
Al fine di avvicinare il pubblico all’ascolto e facilitare la comprensione dell’evento, ogni concerto, secondo una apprezzata consuetudine, sarà preceduto da un breve intervento musicologico atto ad inquadrare storicamente, geograficamente e dal punto di vista tecnico ed estetico-musicale i brani proposti.
L’edizione 2016 del progetto “Alessandria Barocca e non solo…” è realizzata con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, della Città di Alessandria, del Comune di Valenza, del Comune di Oviglio e della Camera di Commercio di Alessandria nonché con il significativo sostegno della Fondazione SociAl, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dell’Amministrazione Comunale di Alessandria e di alcuni sponsors e donazioni private.
«La Città di Alessandria guarda con interesse a questa nuova edizione del progetto “Alessandria Barocca e non solo…” — sottolinea l’assessore Vittoria Oneto — sia per le motivazioni alla base dell’intero progetto, con l’importante orientamento ad accrescere la consapevolezza della musica classica e della sua fruizione il più vasta possibile, sia perché il Festival dà modo di ascoltare musicisti alessandrini e piemontesi di fama internazionale affiancati da giovani professionisti di talento che muovono i primi passi nel mondo del concertismo».
«Con “Alessandria Barocca e non solo…” — precisano Daniela Demicheli, Direttore artistico del Festival, e Marcello Bianchi, violino di spalla dell’ensemble “L’Archicembalo” — grati del lusinghiero riscontro di pubblico e critica ottenuto dalle prime sei edizioni, accogliamo le numerose richieste di ampliare l’offerta musicale sia in termini quantitativi, sia in termini di varietà nel repertorio presentato, attinto da un periodo della storia della musica sempre più vasto e interessante».