Alessandria dimentica spesso le piccole cose. E in un parcheggio… [Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
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La qualità della vita e di una amministrazione pubblica è misurata spesso dalle piccole cose. Quelle ordinarie, come tagliare e pulire periodicamente le aree verdi, la manutenzione delle strade, la trasparente informazione ai cittadini, servizi puntuali ed efficienti. Niente di straordinario. Vero. Solo normale quotidianità. Il senso civico degli abitanti viene di seguito perché se la gestione ordinaria è normale allora viene progressivamente naturale fare sempre più attenzione al mondo che ti circonda.
Certo è che se le regole non vengono rispettate, il codice della strada è un optional, ilParcheggio controllo non c’è, a questo punto tutto va a rotoli. Ad Alessandria le aree di sosta sono abbandonate a se stesse in quasi tutto il centro storico. Gli ausiliari (si vedrà che fine faranno con Amag Mobilità) girano forse dove è loro più comodo perché le multe fioccano solo in alcune zone, mentre in altre puoi non pagare per giorni e nessuno controlla. La polizia municipale, in base a una non chiara, agli occhi dei cittadini, attribuzione delle competenze, multa solo in alcuni casi. La foto è esemplare: piazza Vittorio Veneto, di fronte alla Biblioteca. Due macchine parcheggiate puntualmente sugli spazi per le moto ribadiscono quanto si può fare impunemente. Accade lì, come da altre parti. Accade durante il periodo scolastico (ma perché i genitori-automobilisti possono sostare impuniti in tripla fila e senza pagare?), ma anche in altri momenti dell’anno.

Chi viaggia sulle due ruote a motore deve essere il figlio di un dio minore visto che Alessandria è la ‘Città delle biciclette’. Ma lo sono un po’ anche quei cittadini che chiedono rispetto e ordinaria gestione (senza essere travolti dai ciclisti incuranti del Codice della stada e del rispetto dei sensi di marcia), sentendosi invece rispondere che Palazzo Rosso “ha sanato i conti, ha riaperto il teatro, fra poco tocca al ponte Meier e a piazza Santa Maria di Castello, alla rotonda del cavalcavia e via XX Settembre”.

La normalità… a volte sarebbe invece così straordinaria.