“Il progetto ministeriale “Scuole sicure”, motivo di vanto del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, rischia seriamente di trasformarsi in una grande beffa per i Comuni italiani”.
Ad affermarlo è Gianluca Colletti, Consigliere nazionale Anci e vicesindaco di Castelletto Monferrato (AL).
“Di fatto a oggi – commenta Colletti – i Comuni sono in grande sofferenza per il mancato trasferimento dei fondi statali assegnati e quindi in seria difficoltà nel mantenere la loro regolare trasparenza amministrativa”.
Pur volendo rispettare le indicazioni ministeriali relative al programma “Scuole sicure”, tale mancanza determina per i Comuni lo sforamento del Patto di Stabilità 2015, riconducibile alle spese effettuate dalle Amministrazioni comunali per gli interventi di messa in sicurezza degli immobili scolastici.
Il forte disequilibrio infatti tra la data di termine lavori inderogabile e la data dell’effettiva erogazione dei contributi statali causa ai Comuni il mancato rispetto del Patto di Stabilità, essendo loro costretti a liquidare le aziende senza avere ricevuto alcun contributo da parte dello Stato. Ciò, come è noto, comporta per i Comuni gravi sanzioni amministrative, con ripercussioni negative che potrebbero comprometterne la tenuta dei conti per gli anni successivi.
“Questo significa – continua Colletti – che in questo caso specifico i Comuni sono le ‘vittime’ di un sistema che sanziona un Ente Locale a causa di una chiara e grave inadempienza da parte dello Stato, a meno che il Governo stesso preferisca che le Amministrazioni comunali non paghino le aziende rispettando le tempistiche previste per legge a 30/60 giorni, rischiando così per loro una drammatica sottrazione di liquidità o peggio la chiusura”.
A fronte di tutto ciò – conclude Colletti – ho personalmente interrogato l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani nella persona del Presidente Piero Fassino, per sapere in tempi brevi quali azioni intenda intraprendere Anci nei confronti del Governo, a salvaguardia dei Comuni e di tutte quelle aziende che rischiano la chiusura, a causa degli interventi effettuati per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, nell’ambito del Programma “Scuole sicure”, dove lo Stato non adempie al trasferimento delle somme assegnate. Tutto ciò evidenzia quanto il Governo consideri i Comuni esclusivamente come centri di costi, esautorandone il loro ruolo di rappresentanti tangibili delle Istituzioni ed architettura principale sulla quale si sostiene la nostra Repubblica.