La presentazione del libro di Valentina Pazé (Cittadini senza politica, politica senza cittadini, Edizioni Gruppo Abele), venerdì alle ore 18 alla Casa di Quartiere ad Alessandria, sarà solo il punto di partenza per tentare una riflessione sulla situazione dell’Italia del 2016 (quali analogie e differenze col resto dell’Occidente?), dopo il primo turno delle elezioni amministrative, e soprattutto in vista del referendum sulle riforme previsto per ottobre (si parla di domenica 3, data da confermare), che pare sempre più profilarsi come un passaggio ‘spartiacque’, peraltro con una forte, e pericolosa, connotazione di tipo ‘plebiscitario’ attorno alla figura del premier Matteo Renzi.
E’ un fatto: in Italia gli elettori disertano sempre più le urne, la fiducia nelle istituzioni è ai minimi termini. Basta chiacchierare con imprenditori, impiegati, operai, pensionati per rendersene conto. La politica sembra non aver bisogno dei cittadini e inventa “riforme” decise da una ristretta oligarchia politico-economico-finanziaria spesso sovranazionale.
Siamo dunque alla fine della democrazia rappresentativa, almeno in questo Paese? E’ possibile aprire davvero una nuova ‘fase costitutente’, che non sia appannaggio di pochi e imposta dall’alto? E come fare?
All’incontro, organizzato dall’Associazione politico culturale Arcipelago, ne discutono la docente di filosofia politica dell’Università di Torino Valentina Pazé, il divulgatore culturale Nicola Mandirola (che di Costituzione parla costantemente ad un pubblico particolarmente importante: i ragazzi nelle scuole), i giornalisti Enrico Sozzetti e Ettore Grassano (direttore di CorriereAl). Si cercherà ampia ed informale interazione con il pubblico, per aprire un confronto sul tema.