A seguito del blocco imposto dal sindacato non riconosciuto Si Cobas, svoltosi nella giornata di lunedì, l’Interporto Rivalta Scrivia ritiene opportuno precisare quanto segue:
1) dopo lunghi mesi di negoziazioni (serrate, dure ma costruttive con i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL) che hanno portato alla sottoscrizione dell’accordo quadro – cambio di appalto, l’Interporto ha avviato una procedura di disdetta dei contratti di appalto nei confronti del Consorzio Servizi Logistici, il consorzio di cooperative già appaltatore dei servizi. Conseguentemente i contratti di appalto sono stati affidati alla nuova società REDC Srl, fondata nello scorso mese di maggio ed alle cooperative LVS e Newcoop.
2) Questo delicato passaggio si è svolto nel pieno rispetto della legge e delle nuove misure introdotte dal Jobs Act, dando applicazione al CCNL Logistica, Trasporto merci e Spedizioni; i contratti di assunzione operati dai nuovi soggetti appaltatori sono stati tutti a tempo indeterminato, senza periodo di prova. Nel frattempo l’accordo è stato sottoscritto da oltre il 90% dei lavoratori.
3) Un importante fattore da sottolineare è che ai soci lavoratori dell’unica cooperativa del Consorzio Servizi Logistici esclusa dal contratto di appalto, che hanno regolarmente svolto attività lavorative per le commesse dell’Interporto, è stata offerta una posizione lavorativa all’interno della nuova società REDC o della cooperativa LVS, con la possibilità di continuare a lavorare ed eventualmente sfruttare gli ammortizzatori sociali disponibili. Evitando al momento esuberi.
In risposta a questo cambio di appalto, nella giornata di lunedì i Si Cobas hanno organizzato il blocco dell’Interporto e del Rivalta Terminal Europa, in rappresentanza degli interessi di ormai soli cinque lavoratori, in totale contrasto con il nuovo accordo quadro e con i principi introdotti con il Jobs Act. L’azione di contestazione ha causato ancora una volta notevoli disagi non solo all’Interporto e alla sua clientela, ma anche ai lavoratori intenzionati a recarsi sul proprio posto di lavoro e a tutto l’indotto.
I tentativi di mediazione da parte della Direzione nonché della Prefettura di Alessandria si sono rivelati vani.
Ribadiamo che nei mesi scorsi i vertici aziendali dell’Interporto hanno sempre confermato la propria disponibilità nel mantenere un dialogo aperto anche con il sindacato non riconosciuto dei Si Cobas ed in particolare con il loro delegato, di recente estromesso dalle negoziazioni tramite un comunicato ufficiale del sindacato stesso.
Purtroppo il ripetersi di simili situazioni non potrà che arrecare pregiudizi ulteriori alle attività di Interporto ma, ancora più grave, ai 350 lavoratori impegnati. Tutto quanto purtroppo frutto della non chiara conoscenza della situazione da parte degli aderenti al sindacato SI Cobas.
Erik Klönhammer
Amministratore Delegato
Interporto Rivalta Scrivia SpA