«E sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam!»
Ho visto un re, Enzo Jannacci (1935-2013)
Dal bel pezzo di Enrico Sozzetti sul Piano Urbano di Mobilità Sostenibile approntato dal Comune di Alessandria, copio e incollo il punto 1 (“L’utilità dei piani e delle consulenze esterne“) del commento all’articolo di Marcello Ferralasco, assessore allo Sviluppo territoriale e strategico della nostra città.
Scrive l’assessore che “la redazione di piani sulla mobilità (ben fatti) richiede apporti specialistici che molto raramente sono disponibili all’interno delle amministrazioni, occorrono aggiornamenti ed esperienza professionale difficilmente coltivabili nell’amministrazione, oltre alla disponibilità di software di analisi e simulazione di non trascurabile costo“.
Se le cose stanno veramente così, e ammesso e non concesso che il consulente sappia sempre tutto (ma come fa?), perché il Comune continua a pagare profumatamente funzionari e dirigenti non aggiornati e privi di competenze specialistiche?
Ma che ci stanno a fare sulle loro comode e sicure poltrone, se non sono in grado di preparare un accettabile piano della mobilità per una città medio-piccola come Alessandria? Non stiamo parlando di Tokio, Milano o Città del Messico…
Ma non basta. Nello stesso commento l’assessore ci ricorda che i soldi per i consulenti incaricati arrivano (o arriverebbero) dai fondi regionali per la “mobilità sostenibile”. Non sarebbero dunque denari provenienti dalle casse comunali.
Domanda: quei soldi, quelli delle casse regionali, non sono forse nostri? Non ce li abbiamo messi noi, Ferralasco incluso? Credo (ma potrei essere smentito) che arrivino dritti dritti dalle nostre tasse, e forse potrebbero essere spesi diversamente da quanto prospettato.
Una proposta? Rifare le strade in città, per restare in tema di mobilità. Eh sì, perché anche il piano più “perfetto” potrebbe inciampare come tutti noi nella solita buca, in via Galilei come a Spinetta Marengo. La facciamo ricoprire dal consulente?