Made in Langhe&Roero: la rivoluzione in agricoltura passa di qui! [Il gusto del territorio]

Madeinlangheroero-homepagedi Eleonora Scafaro

 

Una vera rivoluzione dell’agricoltura italiana, quella a cui si assiste in questi anni.
Una svolta che ha allargato i confini dell’imprenditorialità, facendo emergere nuove opportunità occupazionali nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nelle attività sociali, nella trasformazione aziendale e nella vendita diretta, a difesa e promozione della biodiversità.

E’ quanto emerso dalli studi resi noti durante la Giornata mondiale delle biodiversità del 22 maggio.

E si iniziano a percorrere nuove strade. Dalla farm adoption con la possibilità di adottare animali, vitigni o frutteti a rischio di estinzione, fino agli agrichef, cuochi che usano ingredienti custoditi da generazioni. Poi le fattorie didattiche che educano i bambini al rispetto della natura e a imparare a conoscere i prodotti e a fare acquisti.

Un esempio del nostro territorio è il progetto ‘Made In Langhe&Roero’, che nasce da un gruppo di persone con l’intento di offrire in modo innovativo la possibilità di scoprire, conoscere e godere delle eccellenze enogastronomiche di uno dei territori italiani più belli e meno conosciuti. L’obiettivo è quello di valorizzare e favorire la conoscenza dei piccoli produttori di grandi qualità, le giovani imprese agricole, i protagonisti meno noti hanno scelto di lavorare con coraggio e devozione.

E così, oltre a scoprire aziende e luoghi dove andare in vacanza, il progetto offre la possibilità di adottare un’arnia, un filare da Barolo, di Barbera, di Dolcetto o di Nebbiolo, una capra o una pecora delle Langhe, un cane da tartufi, un noccioleto oppure un recinto di lumache di Cherasco. L’iniziativa offre anche la possibilità di visitare i produttori, per vivere alcune fasi della lavorazione dei prodotti e per ritirare direttamente la quota di prodotto adottato.

Questi sono solo alcuni esempi di ‘nuovi mestieri’ nati da un cambiamento della società, dell’economia e del moto di fare gli acquisti.

Nei mercati e nelle fattorie degli agricoltori si iniziano a coltivare almeno 200 varietà vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e ad allevare almeno 100 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre siano stati salvati dal rischio di estinzione.
Secondo il Rapporto Coldiretti – Univerde, ‘Gli italiani e l’agricoltura’,Nocciole realizzato da IPR Marketing (Istituto di ricerche e analisi di mercato), emerge che tra le attività più gradite ci sono con l’83 per cento i farmers market dove acquistare prodotti locali a chilometri zero, con l’82 per cento la produzione di energie rinnovabili e con l’80 per cento le fattorie didattiche dove i bambini di città si avvicinano concretamente alla campagna. L’88 per cento degli italiani, inoltre, ritiene che per il lavoro di tutela del territorio svolto dagli agricoltori, debbano essere istituiti degli incentivi economici, mentre il 70 per cento ritiene addirittura che la cura del verde pubblico dovrebbe essere affidata a loro.

Oggi sono oltre 15 milioni gli italiani che acquistano direttamente dagli agricoltori nelle fattorie e nei mercati, soprattutto quelli della rete di ‘Capagna amica’, diventata in pochi anni la più controllata cm oltre 10 mila punti vendita.
Inoltre continuano a nascere nuove aziende agricole che aggiungono servizi e prodotti all’attività di coltivazione e allevamento.

AgriasiliIn tre anni sono aumentate di sei volte quelle che producono energie rinnovabili e sono raddoppiate quelle che trasformano direttamente i loro prodotti. Il boom, però, si registra soprattutto per la vendita diretta e per iniziative come l’agribenessere, la tutela ambientale, gli agricustodi e il recupero degli scarti e gli agriasilo.

“Un percorso realizzato – sottolinea la Coldiretti – dal grande sforzo di rinnovamento dell’agricoltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità”.

Il successo dell’agricoltura italiana, quindi, è il risultato di un percorso di crescita sostenibile che ha rivoluzionato l’agricoltura allargandone i confini dell’attività con nuove e creative opportunità, senza contare che sempre un più consistente numero di giovani si stanno impegnando nel campo agricolo.