Palazzo Rosso, scuola pre materna comunale? [Le pagelle di GZL]

Comune Alessandria seradi Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Settimana ricca che va dal 16 al 21 maggio, non ci siamo fatti mancare niente in questa povera città. Tanto lavoro per i media ed io, non volendo rinunciare a nulla, vado per ordine riportando titoli e piccoli miei commenti. Primo titolo: Barosini: “Partecipate di Palazzo Rosso, troppi i punti oscuri”. Aral, Amag, Pisu e ponte Meier ai raggi X”. Consiglio a Barosini di “lavorare sodo” sulle ex farmacie che a mio parere rimangono un settore nebuloso: che valore ha il ‘nostro’ 20%? Secondo titolo: “Atc Alessandria: sospeso il direttore, indagini in corso” e “Nei vecchi conti dell’Atc di Alessandria non tornano pagamenti per quasi 2 milioni di euro e scatta l’esposto in Procura” . Tanto non accadrà nulla perché in questa vicenda si sono accumunati interessi che conviene lasciar sfumare nel tempo.
Terzo titolo: “Irregolarità in Amag Ambiente, segnalazione in Procura- Carabinieri del Noe nella sede di Amag Ambiente: riscontrate irregolarità, stoccaggio di rifiuti superiore al limite consentito, pavimentazione rotta, violazione delle disposizioni autorizzative nella gestione dei rifiuti” Che si può dire? Ma in che mani siamo? Quarto titolo: “Valfrè incustodita, il Comune promette un accesso più controllato”. Manco in grado di tutelare un patrimonio che ci è stato affidato anche se utilizzato da altri. Quinto titolo: “Casse di laminazione per salvare San Michele. Ma i soldi non ci sono ancora”. Mancano i soldi, che novità: potevano risparmiarsela, e “combinazione” una seconda “minimizzazione” sui rischi idrogeologici. La prima risale al 2005 (amministrazione Scagni). Sesto titolo: “Locci – Il PD decide quale opposizione è accettabile, e quale no: bocciati a priori tutti i miei emendamenti”. Sono stati bocciati tutti gli emendamenti di Locci senza neppur valutarli. Le motivazioni dell’intervento del capogruppo “Piddì” che dichiara: “il gruppo voterà contro a prescindere perché a noi Locci e il suo modo di fare opposizione non piace, non è mai costruttivo”. Di fronte a tale comportamento devo pensare ad un cambiamento d’uso di Palazzo Rosso: da palazzo municipale a “scuola pre-materna comunale”.
Voto: 2

 

2) Alla Politica odierna e a qualunque livello istituzionale: presidenziale-governativa-Fuga dalle urne amministrativa. Lo spunto per questa pagella me lo offre il nuovo libro del Senatore PD Federico FornaroFuga dalle urne, presentato a Torino al Salone del Libro, a cui aggiungo una frase di un amico pronunciata in diretta su una radio locale, che riporto: “ mani pulite ha fermato i ladri di polli, dopo sono arrivati i predoni”. Questa frase che non fa una piega serve a comprendere la “fuga dalle urne”: e quanti sono gli italiani che non fuggono solo dalle urne, ma anche dal paese con la speranza in una vita migliore? Anche se Renzi sta pubblicizzando il contrario, in Italia non funziona più niente. Funziona solo la “cassa statale” dei prelievi automatici da stipendi e pensioni, settori facili da “predare”, con tasse dirette ed indirette non rapportate al caro vita e alla crisi. Se devi qualcosa allo Stato vieni braccato, ma se lo Stato deve qualcosa a te ci vogliono anni se va bene, diversamente te lo puoi scordare. Città male amministrate con azioni sempre meno trasparenti che rasentano forme dittatoriali, città sporche con scarsi servizi e zero sicurezza. Regioni fuori da ogni ogni controllo. Province cancellate secondo la propaganda, eppure sempre amministrate dai “soliti noti”: politici, funzionari e dirigenti. Tagli a sanità, trasporti, sociale, c’è troppa insicurezza e una giustizia che viene applicata al contrario. Non vi è più rispetto per bambini ed anziani, le pensioni misere sono sempre in pericolo, si scappa dalle urne perché siamo un paese con una buona fetta di politici incapaci, avidi, corrotti a tratti imbarazzanti e non rispettosi verso l’elettore e cittadino. Ecco perché la “fuga dalle urne” di oggi, e per chi può permetterselo anche da un paese ormai perduto e nelle mani di “altri”.
Voto: 2

 

Papa Pappagallo3) Nell’anno del Signore 2016, l’amore di San Francesco per gli animali diventa un esempio dimenticato. San Francesco d’Assisi Patrono d’Italia e degli animali. Francesco è il nome e l’esempio di vita scelto da questo ultimo Papa che nei giorni scorsi ha proferito questa frase che non mi è piaciuta, anche se detta in un ampio contesto riferito soprattutto ai migranti: «No a chi ama cani e gatti, quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani, e poi lasciano senza aiuto la fame del vicino e della vicina, no per favore no, d’accordo eh?”. Chiedo a me stessa: diventa un peccato oggi amare un animale qualunque sia? L’amore per gli animali viene spesso criticato dai benpensanti soprattutto quando è eccessivo, ma l’amore è uno solo, potrebbe pure essere che chi ama gli animali ama anche le persone, e chi ha il cuore arido non ama nessuno. E le Associazioni per la difesa degli animali tacciono perché ha parlato il Papa? Concludo con il pensiero sugli animali degli ultimi Papi. Papa Paolo VI: “gli animali sono la parte più piccola della Creazione divina, ma noi un giorno li rivedremo nel mistero di Cristo”. Papa Luciani: “Uomo, vegetali, animali siamo tutti nella stessa barca; non si tocca l’uno senza che a lungo andare non si danneggi l’altro”. Papa Giovanni Paolo II: “Non solo l’uomo ma anche gli animali hanno un soffio divino. E’ urgente seguire l’esempio del povero di Assisi e abbandonare sconsiderate forme di dominio, cattura e custodia verso tutte le creature”. Papa Benedetto XVI: “nutro profondo rispetto e ammirazione per tutte le creature appartenenti al mondo animale”. Quindi continuiamo a nutrire e dare affetto per nostri amici animali, perchè la Divina Provvidenza pensa a tutte le sue creature sulla terra.
Voto: 5