Il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Federico Riboldi ha presentato un’interrogazione rivolta alla Presidente della Provincia Rita Rossa per conoscere la situazione e le intenzioni dell’Ente relativamente all’uscita di alcuni dipendenti dal Portale per la Mobilità e il ricollocamento degli stessi.
L’atto ha raccolto il sostegno degli altri due capigruppo di minoranza Nicola Sirchia (Forza Italia) e Giancarlo Caldone (Democrazia e Partecipazione) e dei Consiglieri Luca Rossi e Davide Buzzi Langhi (Forza Italia)
“Il Dipartimento della Funzione Pubblica – sostiene Riboldi – ha istituito il Portale della Mobilità per inserire il personale soprannumerario degli enti pubblici da avviare a procedure di mobilità; i termini per detto inserimento che scadevano il 31 gennaio 2016 sono stati riaperti dal 15/2 al 19/2/2016.
Il giorno 19/2, ultimo giorno utile, dieci dipendenti sono stati convocati dal Direttore Generale della Provincia ed è stato comunicato loro l’inserimento nel Portale senza che ciò fosse preceduto da un’adeguata informazione alle OO.SS. e dall’avvio con le stesse di un esame sui criteri per l’individuazione degli esuberi, come stabilito da una circolare del Ministro Madia.
Inoltre la presidente Rossa, in una lettera, aveva invitato i dipendenti a partecipare alle selezioni per il trasferimento di 13 unità di personale in capo alla Regione Piemonte; di questi 13 posti, 6 non sono stati coperti”.
“E allora” – chiede Riboldi – “perché le persone inserite sul Portale sono 10?”.
“Oltretutto a marzo 2016 sempre il Presidente Rossa ha incontrato i dipendenti interessati, promettendo loro di farli rientrare dal Portale e reinserirli nell’Ente entro il mese di Aprile/metà maggio, collegando i tempi con l’approvazione del Bilancio. Peccato che nella stessa giornata si sia saputo che i termini dello stesso erano slittati a luglio. Per questo ho presentato un’interrogazione per sapere quali siano le reali intenzioni della Presidente della Provincia e la reale tempistica che intende adottare per la risoluzione della cosa sperando che si addivenga ad un chiarimento e ad una soluzione per la salvaguardia dei posti di lavoro e la tranquillità di numerose famiglie”.