Barosini: “Partecipate di Palazzo Rosso, troppi i punti oscuri”. Aral, Amag, Pisu e ponte Meier ai raggi X

barosini_nuova“Non mi interessa parlare di alleanze, candidature, giochetti da addetti ai lavori. Mi sto invece occupando a fondo delle aziende di proprietà della comunità alessandrina, e lì se crede cosa da dire ce ne sono, eccome”. Con queste premesse, l’incontro con Giovanni Barosini, consigliere comunale e soprattutto presidente della commissione Bilancio di Palazzo Rosso (ma anche presidente della commissione Politiche Istituzionali e Riforme dell’Anci) diventa interessante. E, senza girarci troppo attorno, si punta subito al sodo: Amag (e ATM), FarmAl, Centrale del Latte, ma soprattutto Aral. E poi anche il Pisu, con i suoi conti sempre più misteriosi.

 

Presidente Barosini, focus sulle aziende partecipate dal comune di Alessandria. Come presidente della commissione Bilancio che idea d’insieme si è fatto?
Intanto che stiamo parlando di realtà tutt’altro che decotte, e anzi di un patrimonio importantissimo, risorse fondamentale per l’economia alessandrina. Sono quasi tutte aziende insomma (a parte probabilmente i trasporti, ndr) che possono produrre utili significativi, se gestite con professionalità e competenza. E poi mi sono convinto che esiste un enorme deficit di trasparenza: per questo sto insistendo perché sia i bilanci che le strategie siano sottoposte alla commissione che presiedo, e attraverso di noi agli alessandrini, che hanno diritto di sapere.

E cosa state scoprendo?
Che si parla sempre di Amag, ad esempio (ma pure lì con parecchi punti oscuri), ma il Farmaci gratuiticomune di Alessandria ha anche altre partecipazioni di minoranza da non trascurare. Nelle prossime settimane ci dedicheremo con grande attenzione a Farm.Al, ad esempio. Il comune possiede ancora il 20% dell’azienda che controlla le ex farmacie, e ci sono tanti aspetti che vanno chiariti: dall’ubicazione delle stesse, ai rapporti con l’associazione di categoria dei farmacisti, agli sviluppi futuri. E poi c’è la Centrale del Latte: anche lì abbiamo solo una piccola quota, ma stiamo parlando di una realtà d’impresa importante, con importante ricadute anche sociali. Giusto che gli alessandrini conoscano tutti i dettagli, con trasparenza.

Spinetta discarica 2Poi c’è Aral, presidente Barosini: l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti e della gestione appunto di impianti e discariche. Qualcuno dice che è una realtà potenzialmente da 15 o 20 milioni di euro l’anno di utili. Ma ci sono anche tanti punti oscuri…
Che Aral, gestita con professionalità e trasparenza, possa produrre utili importanti è verissimo. Tant’è che, da quando si è passati alla presidenza Delucchi, i miglioramenti sono stati sensibili, e il 2015 si è chiuso con un utile non enorme, ma già significativo. Lì stiamo chiedendo con forza chiarimenti non solo sui numeri, ma su scelte e progetti. Penso, in particolare, alla cava cascina Guarasca di Spinetta, costata finora ai contribuenti alessandrini la cifra complessiva di 700 mila euro, ma il cui utilizzo è stato al momento sospeso. E allora vogliamo che l’assessore Lombardi ci chiarisca bene cosa sta succedendo? Perché a 6 chilometri di distanza, alla cava della Cascina Clara e Buona, si sta procedendo, e a Spinetta no? Non sto dicendo che sono pro cave, attenzione: sto sottolineando che esistono incongruenze forti (con ricadute finanziarie di non poco conto) che vanno chiarire agli alessandrini.

La Multiutility verso quale direzione andrà? Arriverà un socio esterno,Amag gruppo privato o pubblico che sia? Ne acquisirà il controllo?
Anche qui le incognite sono troppe: apprezzo gli sforzi per cercare di tutelare occupazione e posti di lavoro, ma gli alessandrini in questi anni cosa vedono? Si rendono di pagare più che in altri comuni servizi che qui sono più scadenti che altrove. E’ chiaro che non si può andare avanti così. Quanto all’arrivo di nuovi soci, per me andare sul mercato non è sacrilegio. Ma bisogna vedere come: se con trasparenza, o con oscuri intrecci tra affari e politica, sull’asse Alessandria Torino. Gli alessandrini non sono certo sprovveduti: credo che a tutti sia chiaro quel che sta succedendo. Anche se nessuno dichiara ufficialmente obiettivi e progetti, e questo è grave

Ancora a proposito di bilanci, e di numeri: lei Barosini il dettaglio dei costi e delle spese del Pisu li ha visti, ne sa qualcosa?
Assolutamente nulla, e questo è un altro scandalo alessandrino. Non si possono gestire 12 milioni di euro così, senza concedere ai consiglieri di minoranza, tra presidenti di commissioni quali siamo sia che Locci, di avere pieno accesso a tutti i conti. Continuiamo ad insistere.

StrAlessandria 2016 nuovaIntanto la StrAlessandria ha collaudato ‘de facto’ il ponte Meier, Barosini. A quando l’apertura ufficiale?
(riflette, ndr) Sul nuovo ponte pongo io tre domande, se mi consente: 1) Qual è la data ufficiale e cerca di fine lavori? Dove sta scritta? 2) Quali sono le penalità previste per eventuali ritardi? 3) Chi si occuperà della manutenzione, ordinaria e straordinaria, della struttura, e a quali costi?
Un’amministrazione trasparente queste informazioni le avrebbe divulgate fin dall’inizio dei lavori. Qui siamo al porto, anzi al ponte, delle nebbie. Ma gli alessandrini vogliono sapere.

Ettore Grassano