Doppia presentazione alessandrina sabato 21 maggio per Gian Paolo Serino autore del romanzo Quando cadono le stelle (Baldini e Castoldi Editore).
Alle ore 18 presso la Libreria Mondadori in via Trotti 58, e alle ore 21 presso il Museo Etnografico della Gambarina “C’era una volta” in via Mazzini.
Condurrà gli incontri Angelo Marenzana.
Anche Alessandria dunque sarà tappa del tour letterario di Gian Paolo Serino, giornalista e critico letterario, nella giornata di sabato 21 maggio. Un viaggio a bordo di un camper che porta l’autore in giro per l’Italia a presentare il proprio romanzo Quando cadono le stelle, un modo particolare che gli permette di toccare luoghi urbani molto diversi tra loro, oltre alle più classiche librerie e biblioteche, sarà così presente anche in mercati, ospedali, circoli di lettura, osterie, autogrill.
Quando cadono le stelle è uno straordinario romanzo corale che racconta dei luoghi e di particolari momenti di vita di alcuni artisti che hanno fatto la storia dell’arte dello scorso secolo.
Incontriamo un pittore sulla spiaggia di Juan les Pins, fatta di sabbia, calore e rigurgiti di nostalgia che scivolano sulla pelle come spruzzi di mare. Oppure la star di Hollywood, con le due dita di polsino della camicia bianca che spunta dalla giacca, perfetto come una foto di set con il sorriso e il fascino dell’attore in bianco e nero. Come il tintinnio del ghiaccio nel bicchiere o il suo rivolgersi al barman. Un contrasto lucido, trasparente, soprattutto tra il suo presente e ciò che il destino sarà pronto a riservargli un attimo dopo. Un giovane scrittore newyorchese, ferito dal tormento di una guerra tanto drammatica che sconfigge oltre al nemico anche il suo stesso amore. Senza contare le sfumature di un bordello di Praga, di un cuore che esplode nel petto, l’arroganza di una famiglia disposta ad annullare la personalità di una figlia in nome del potere assoluto. E la prepotenza del suicidio.
Quando cadono le stelle è un romanzo tenuto insieme dai fili della nostalgia e dal coraggio di Gian Paolo Serino, buon esploratore della sfera del sentimento che si rivela crudo rapporto con l’arte. Una narrazione che ci conduce invece nell’atto del ricordare, caratteristica dell’esistere, azione intesa come elemento sacro, interiore, forza espressiva dell’individuo che si trasforma in patrimonio collettivo lasciando traccia in un’opera d’arte. Ovvero, quella che ognuno di noi auspica, come immagine di immortalità.