Domenica 15 maggio, alle ore 17.30, la Kunsthalle Czarnetta, presso l’azienda vitivinicola Burchard, a Vignale Monferrato, in collaborazione con l’associazione culturale ‘Il TriangoloNero’, inaugura la mostra ‘I metalli e le carte’ di Rebecca Forster e Marco Magrini.
I due artisti, scultori in primis, ma con ampie e consistenti frequentazioni nell’ambito del disegno, della pittura e della ‘grafica’, si confrontano, nella ariosa luminosità dello spazio vignalese, con una scelta di loro sculture che ben caratterizzano il loro percorso artistico e che ci danno l’immagine del loro pensiero inventivo supportato dalla comune passione per le opere su carta.
Rebecca Forster, londinese di nascita ma ormai milanese da moltissimi anni, presenta alcune sculture, in lamina di zinco e di ottone, piegate e modulate in forma conica, ed elaborate con incisioni e sabbiature, sbalzi e cesellature, che narrano, al pari con analoghe sculture in carta, storie di mappe, oggetti, segni, linee di paesaggio, cartografie e quant’altro la sua fervida immaginazione sa pescare dal suo ‘zaino enciclopedico’ ricco di citazioni, memorie, allusioni e appunti vari.
Insieme alla serie dei ‘Vulcani’ sarà di estrema godibilità una mirata e divertente installazione dei suoi amati ‘Bubbles’, ‘bolle’ di carta dalla forma oval/circolare in cui emergono appieno la grande sensibilità disegnativa e la prolifica vena inventiva dell’artista inglese. I ‘Bubbles’ di Rebecca si dispongono sulla parete riuscendo a comporre, con una attenta regìa, sequenziali microstorie collegate da un ideale filo-sentiero-percorso.
Marco Magrini, a sua volta, espone alcuni ‘ferri sagomati’ che ci appaiono come misteriose e taglienti silhouettes ricavate da lastre di ferro o acciaio. Alcune di questi ‘ferri’ alludono alle fantasmagoriche e duellanti vicende di Clorinda altre alle sue più classiche elaborazioni segniche dall’emblematico titolo di ‘Lotta con l’ombra’.
Anche il mondo creativo di Marco, da quell’attento osservatore quale è, nasce da una grande ed enciclopedica raccolta di dati, impressioni ed emozioni che vanno dall’amore per l’acuta e cristallina struttura di una lama di coltello sino a forme più anomale come segni graffiti, oggetti, animali, architetture e quanto ancora. Davvero la capacità di captare e ‘catalizzare’ dati ed intuizioni, da parte di Magrini, è sorprendente e conduce tutti noi nella condizione di riconsiderare immagini e segni con sfaccettature e tagli di visione sempre nuovi e dalle multiformi possibilità.
Infine, tra le carte scelte, ‘Un maelstrom in una tazza di te’, è l’allusivo e ironico titolo di una serie di fogli (non va dimenticato che Marco è un sapiente e appassionato pittore) che ci fanno conoscere i lussureggianti colori che il nostro artista sa miscelare e dosare con una forza quasi espressionista però perfettamente organizzata in ogni sezione dipinta, per dare corpo alle sue intelligenti e fantasmagoriche elaborazioni.
La mostra si inaugurerà domenica 15 maggio alle ore 17,30 e rimarrà aperta sino a domenica 12 giugno 2016 con orario: venerdì , sabato e domenica dalle 17,00 alle 20,00. Altri giorni per appuntamento (tel: 0142 933415 – cell: 340 8103090).