Il bar “Elio”, in via Rivolta, ad Alessandria, è un bar-latteria frequentato da fedeli avventori e dove si fa della musica; è un esercizio all’apparenza come tanti, ma cela(ai più) un piccolo segreto: il suo proprietario Elio Laguzzi, accompagnò con la sua chitarra Amalia Rodrigues, la più grande interprete del Fado, in un estemporaneo concerto in un locale di Alessandria.
Il Signor Elio mi raccontò l’episodio quando venne a conoscenza del mio interesse per il Fado, che è la musica del Portogallo, anzi è il Portogallo stesso.
Amalia Rodrigues ne fu la più grande interprete, tanto che quando morì, nel 1999, il governo proclamò tre giorni di lutto nazionale.
Ma come avvenne l’incontro fra Amalia ed Elio? Fu casuale: una sera di più di trenta anni fa, lui e il suo amico, Romolo Leone, ristoratore e musicista, si recarono a cena al “Paradiso”, un ristorante allora molto frequentato in città, situato alle spalle dell’attuale “Time out”; avevano con sé le chitarre, come sempre, quando cenavano in locali di amici, per terminare la serata con musiche e canzoni.
I due musicisti, entrando, destarono l’attenzione di un’affascinante signora seduta ad un tavolo con alcuni amici.
Romolo riconobbe subito l’artista, ma non fece in tempo a dirlo ad Elio, che il proprietario del locale, loro amico, li avvicinò, informandoli della novità, conducendoli al tavolo della cantante e presentandoli.
Fra i tre cominciò una simpatica conversazione, che si concluse con la disponibilità della Rodrigues a cantare una canzone, accompagnata con le chitarre dai due amici.
Da una canzone si passò ad un estemporaneo concerto che si protrasse fino alle due di notte. Furono cantati molti pezzi fra la notissima “Coimbra” e “Romantica città”.
Una “fuga” da Genova, per sfuggire momentaneamente alla notorietà, e il desiderio di due amici di cenare insieme, trasformarono una simpatica serata in una notte indimenticabile.
Guido Lupani