Una seduta straordinaria del Consiglio Regionale del Piemonte, quella di martedì, per parlare della logistica del Nord-Ovest, in relazione soprattutto agli Stati Generali della Logistica dell’aprile scorso.
E, dal mondo della politica, commenti e prospettive molto diverse.
Parliamo da Walter Ottria, consigliere regionale PD:
“Quando si parla di logistica ci si deve spogliare dalle appartenenze territoriali e allargare lo sguardo per ragionare in termini di sistema, in cui ogni nodo è legato indissolubilmente ad ogni altro”.
“Tale idea supera fortunatamente una visione tutta localistica che in passato è costata la perdita di competitività e di quote di mercato importanti che sono state deviate verso il nord Europa con forti problemi di due tipi: ambientale ed economico. Basti pensare che ogni container che supera l’Italia per salire fino in Olanda, inquina per 50kg di Co2 per ogni container trasportato e che spesso, queste merci ci vengono recapitati dal nord su gomma”.
“Per avere una rete funzionale e produttiva, il sistema logistico del nordovest deve essere una rete non ininterrotta; per questo motivo è fondamentale – prosegue Ottria – che vengano realizzate alcune piccole opere propedeutiche al buon funzionamento della rete dei trasporti. Si tratta di particolari adeguamenti strutturali puntuali che da un lato renderebbero più immediata la competitività della zona a livello europeo, e dall’altro andrebbero a completare gli assi strategici europei utili alla realizzazione delle grandi opere”.
Inoltre – ancora Ottria – “tali opere possono avere ricadute vantaggiose su alcuni punti della rete: quei luoghi che sono ben collocati geograficamente e strategicamente, con una brillante storia nel campo ma che da qualche anno faticano a trovare un’adeguata vocazione nel settore”.
“In questo senso – conclude Ottria – è importante porre particolare attenzione agli investimenti sulla rete infrastrutturale ferroviaria e degli interporti, intesi però come retroporti valorizzati e considerati non più come spazio in cui depositare e movimentare merci, ma estendendo il loro ruolo a veri e propri centri intermodali e luoghi di concentrazione di attività logistiche, le quali si estendono anche alla manipolazione delle merci, creando così servizi a valore aggiunto legati alla lavorazione e alla trasformazione delle merci ed in grado di creare posti di lavoro”.
Molto diversa l’analisi di Paolo Mighetti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: “Chiamparino un mese fa ha firmato il protocollo d’intesa sulla logistica del Nord Ovest senza spiegare il contenuto ai Piemontesi e nemmeno al Consiglio regionale. Dopo l’evento del 9 aprile scorso a Novara s’è limitato a qualche battuta sui giornali ma senza entrare nel merito di quanto prevede tale documento.
Quindi il Movimento 5 Stelle ha richiesto la seduta odierna del Consiglio regionale sulla logistica per avviare una discussione con la Giunta, chiedere delucidazioni e fare chiarezza su numeri, dati e percentuali relativi ai grandi progetti previsti in Piemonte come Tav, Terzo Valico e Cim di Novara”.
“Abbiamo chiesto alla Giunta regionale – prosegue Mighetti – studi, dati e previsioni di traffico sulle varie direttrici, oltre che di fornire i numeri attuali dello scambio merci del Piemonte con i territori confinanti. Abbiamo cercato di portare la discussione su dati scientifici che dovrebbero essere alla base dei progetti sostenuti dalla Giunta e dal Governo. In cambio abbiamo ottenuto la solita posizione ideologica in favore delle grandi opere senza “se” e senza “ma”. Il solito sostegno incondizionato a progetti di cui nessuno conosce l’utilità.
Sono i voti a parlare chiaro: la maggioranza al termine della seduta ha bocciato la nostra semplice richiesta, a firma Federico Valetti, di visionare gli studi a sostegno delle grandi opere. Stessa sorte per la proposta a 5 stelle di agevolare l’instradamento di merci su ferrovia da parte delle aziende piemontesi logisticamente vicine alla rete. Respinto l’ordine del giorno sulla “logistica del basso alessandrino”, a prima firma Paolo Mighetti, che impegnava la Giunta a farsi parte promotrice presso il Governo ed RFI per promuovere il miglioramento della linea ferroviaria Alessandria-Savona, al fine di supportare l’incremento di traffico conseguente all’aumento delle merci in uscita dal nuovo terminal merci di Savona-Vado.
Voto contrario della maggioranza anche all’ordine del giorno, a prima firma Francesca Frediani, per la richiesta di un confronto sull’analisi costi – benefici realizzata dalla Bocconi e più volte usata come argomento a favore del TAV da Virano e Foietta.
A dimostrazione di come l’interesse alla mobilità sostenibile svanisca quando non sono in gioco grandi interessi economici e appalti miliardari”.