Luigi, Samuele, Leonardo, Sofia, Margherita, Marika, Alessio, Simone, Leonardo, Lorenzo ed Emma sono i nomi degli alunni della quarta e quinta classe elementare della scuola “Don F. Rinaldi” di Lu Monferrato coinvolti in “Uva di Lu=Vino di Lu”, progetto iniziato nel novembre dell’anno scorso che si concluderà a giugno, e che ha visto i piccoli protagonisti chiamati a diventare autori ed interpreti della Cantina Sociale di Lu, realtà imprenditoriale locale che raccoglie l’uva della maggioranza dei coltivatori luesi e del territorio.
Ciò che è stato chiesto ai ragazzi era di raccontare, attraverso propri disegni, il legame tra il territorio ed uno vitigni più tipici del Monferrato casalese, patrimonio Unesco, il Grignolino in una fase fondamentale del ciclo del prodotto ossia la sua presentazione al pubblico.
In particolare, tra dicembre e marzo, gli alunni hanno preso parte ad un corso di formazione di venti ore che li ha coinvolti nella progettazione di un “brand” ossia un marchio di fabbrica scoprendo anche quale ruolo gioca nella comunicazione.
Ed ecco che, dopo una visita alla Cantina Sociale di Lu, gli alunni della scuola “Don Rinaldi” hanno realizzato una serie di disegni capaci di raccontare il rapporto tra Lu e il suo territorio. Il risultato sono state otto etichette che vestiranno uno speciale lotto di Grignolino del Monferrato Casalese, 55 bottiglie in tutto, vendemmia 2015.
Pienamente soddisfatto del risultato raggiunto il primo cittadino di Lu, Michele Fontefrancesco: “un progetto che ha permesso ai ragazzi di raccontare, con il loro lavoro, il territorio in cui vivono. Nel realizzare le etichette, che sono in tutto e per tutto il vestito del vino,i ragazzi di Lu si sono così riappropriati di un tratto colturale e culturale storicamente forte del nostro Monferrato, creando un legame nuovo tra una nuova generazione ed il frutto della nostra terra.”
“Uva di Lu=Vino di Lu” è stato promosso dal Comune di Lu Monferrato unitamente alla scuola elementare “Don F. Rinaldi”, alla Cantina Sociale di Lu, a Art&Coop e patrocinato dalla Provincia di Alessandria.
Roberto Cavallero