Si è svolta il 5 maggio a Bologna, Roma e Catanzaro, la giornata di manifestazione organizzata da Cia e Confagricoltura per protestare su una situazione ritenuta, sotto numerosi aspetti, di grave difficoltà per gli imprenditori agricoli.
Una numerosa delegazione di imprenditori e dirigenti delle due Organizzazioni della provincia di Alessandria si è recata a Bologna, piazza di protesta del Nord-Italia, insieme a migliaia di colleghi di altre regioni.
Tra i principali motivi: lungaggini, ritardi e inefficienze della macchina amministrativa, costi di produzione sempre più alti e prezzi riconosciuti sempre più bassi, cementificazione del suolo agricolo, danni da fauna selvatica, conseguente abbandono delle aree rurali.
La situazione è ritenuta ormai insostenibile, aggravata anche dai ritardi nei pagamenti relativi alla Pac 2015, il cui stato delle corresponsioni negli stati UE è il seguente: in Francia è stato pagato praticamente tutto (ma con anticipi attraverso aiuti di Stato), nel Regno Unito è stato pagato il 90% circa in Inghilterra, il 98% in Irlanda del Nord, il 73% in Scozia, il 70% in Galles (in Scozia avevano anticipato tramite prestiti poi restituiti), in Polonia è stato pagato il 75%, in Portogallo l’88%, in Spagna circa il 90%.
Inoltre, il sistema italiano dei prezzi di alcune produzioni è ai minimi storici, come il comparto latte e il cerealicolo. Ad esempio, è stimato che i piselli vengono pagati all’agricoltore un euro al kg mentre il consumatore li paga il 200% in più; i sei litri di latte che servono per fare un pecorino da 1 kg valgono all’allevatore 5,4 euro (+201%); mentre un quintale di grano tenero viene pagato 14 euro il panificio produce 110 kg di pane comune per 310 euro, per un ricarico del 1400%.
“Il coordinamento tra le nostre Organizzazioni per l’iniziativa di protesta ha avuto grande successo, per la condivisione dei problemi da affrontare – spiegano Cia e Confagricoltura di Alessandria -. Appare chiaro che senza politiche d’intervento urgenti e misure efficaci e puntuali, si profilano situazioni fallimentari per le aziende agricole. Da qui le ferme richieste delle nostre Organizzazioni alle Istituzioni di agire con rapidità e dare seguito a quegli interventi annunciati e non realizzati, relativi alla competitività e ai redditi, al rapporto con l’amministrazione pubblica e alla tutela dell’impresa “.
Nel corso della giornata è stato consegnato un documento di richiesta di intervento da parte delle Organizzazioni agricole destinato al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e al presidente della Commissione Agricoltura in UE Paolo De Castro.