Diciamo no al caporalato agricolo!

Con le recenti ispezioni anti-caporalato dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro in diverse aziende agricole della zona, è tornata alla ribalta delle cronache la vicenda (mai risolta) dello sfruttamento dei lavoratori agricoli nelle campagne dell’alessandrino, scoperchiata nel 2012 dalle denunce dei lavoratori dell’azienda agricola Lazzaro.

I reati contestati tra i capi di imputazione, oltre a truffa aggravata e falso in atto pubblico, spiccano quelli di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (cd. caporalato) e favoreggiamento all’immigrazione clandestina, che sono anche il triste patrimonio dello sfruttamento del lavoro del sistema delle Agromafie, come descritto nel secondo rapporto Agromafie e Caporalato, redatto dall’Osservatorio Placido Rizzotto per conto della Flai Cgil.

Una schiavitù, quella nei campi, che riguarda tutti. “Non bisogna accettare lo sfruttamento né per gli italiani, né per i migranti. Perché una volta che si prende questa strada non si salva nessuno.” ha detto la presidente della Camera Boldrini a Brindisi il 1° Maggio scorso.

Il Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, che da 4 anni sta seguendo anche legalmente i casi di sfruttamento nelle aziende agricole delle nostra campagne, fa un lavoro importante non solo per la difesa dei diritti degli immigrati coinvolti, ma per i diritti di tutti i lavoratori.

E’ necessario ritrovare il coinvolgimento di tutti i cittadini, delle forze politiche e delle associazioni del territorio che stanno dalla parte della legalità e dei diritti.

Come Comitato locale di Possibile auspichiamo una mobilitazione delle forze politiche della sinistra a sostegno dell’attività del Presidio e in difesa dell’art. 36 della Costituzione per “un’esistenza libera e dignitosa”.

Rilanciamo anche una mobilitazione per fare pressione sul Governo affinchè venga finalmente abolito il reato di immigrazione clandestina, bocciato dall’Associazione nazionale magistrati e dal procuratore capo della Direziona Nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti come reato INUTILE E DANNOSO per le indagini sul traffico organizzato di migranti.

Come denunciato anche da Andrea Maestri, parlamentare di Possibile, il Governo su questo aspetto da troppo tempo gioca a nascondino con il Parlamento. Giusto ad inizio gennaio 2016 sono stati emanati due decreti legislativi (nn. 7 e 8) attuativi della legge delega del 2014 per la depenalizzazione di alcuni reati, tra i quali quello di “immigrazione clandestina”, che però non compare tra i reati aboliti.

Possibile Alessandria – Comitato Macchiarossa