Chi vuole distruggere la sanità casalese? Questa è la domanda che stiamo ponendo da tempo e caparbiamente ai giornali locali, all’Amministrazione locale, alle forze politiche e agli eletti al Parlamento!
Non abbiamo ricevuto risposta.
Questa è la domanda che si stanno ponendo tutti i cittadini, sempre più sconcertati e oramai consapevoli di una strategia “demolitrice” della sanità pubblica che non ha ricevuto risposta.
I fatti ci stanno dando ragione, non siamo profeti di sventura ma vogliamo essere i portavoce di un malessere sociale sempre più diffuso, e di una pazienza che si è esaurita di fronte a una tattica scientifica di disinformazione da parte della regione e della direzione dell’ASL.
Ricordiamo sinteticamente. Dopo le affermazioni trionfali dell’ Assessore regionale alla sanità Saitta (pareggio di bilancio raggiunto, sanità di eccellenza, trasparenza, meritocrazia, e tutta l’aria fritta ben nota del Centro-Sinistra) è iniziata una sistematica opera di demolizione nella provincia di Alessandria che non ha paragone nell’intera Regione e che ha trovato nell’ Amministrazione locale una debolezza totale.
L’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato è stato il bersaglio privilegiato con una spoliazione di risorse, di reparti trasformati in ambulatori, di liste d’attesa (specialmente per le attività chirurgiche più richieste) dilatate.
Ecco il triste elenco dei reparti chiusi negli ultimi due anni: Malattie Infettive (dal 01/05/16), Nefrologia (Dialisi) (dal 30/04/16) ,Odontostomatologia (dal 28/12/15), Urologia (dal 01/05/16), Trasfusionale (dal 30/04/16), Anatomia Patologica (dal 01/05/16), Laboratorio Analisi (dal 01/05/16).
La Clinica Sant’ Anna, struttura privata storicamente accreditata con il servizio sanitario pubblico, che da tantissimi anni ha correttamente svolto un ruolo leale di supporto alle attività ospedaliere più richieste (esami diagnostici, chirurgia), è stata praticamente chiusa con proclami altisonanti di potenziamento dell’Ospedale (mai avvenuto, così come non è stata potenziata l’importante attività sanitaria territoriale) e di future fumose attività di riabilitazione psichiatrica’ (per le quali non ha i requisiti).
Adesso l’ultimo colpo di mano della direzione dell’ASL: tutta l’attività del laboratorio d’analisi (prevista peraltro dal piano regionale!) sarà trasferita dall’Ospedale Santo Spirito all’Ospedale di Novi, con inevitabile perdita di tecnologia e trasferimento di personale.
Rispondere a questo punto alla domanda che abbiamo posto è molto facile!
Di fronte a tutto questo nessuno deve tirarsi indietro. Scendiamo in piazza insieme venerdì 13 maggio alle 21,00 nel piazzale antistante l’Ospedale Santo Spirito.
Presidio per la difesa della sanità casalese